SIAMO TUTTI PRECARI: grande successo dell'assemblea della Ricerca

Per l'ENEA interviene il portavoce dei GEL del centro Trisaia

Roma -

Il 5 Ottobre scorso si è svolta l'assemblea nazionale della ricerca pubblica, focalizzata sul ruolo fondante che in questo contesto hanno i lavoratori precari. L'iniziativa è nata per rilanciare le iniziative sul mondo precario nella ricerca, secondo alcuni definitivamente scomparso a valle delle stabilizzazioni ma in realtà ben vivo e presente.

 

Attività strutturali, gestione di linee di ricerca avanzate, reperimento di fondi per finanziare progetti e servizi essenziali alla collettività: questo il contesto in cui operano i lavoratori precari, quello che è emerso dalla proiezione del film-documento Cerca la Ricerca girato presso alcuni Enti Pubblici di Ricerca a ridosso della data del 30 Giugno, che avrebbe dovuto essere il limite ultimo per centinaia di precari. Le testimonianze registrate dal documento descrivono tutte lo stesso scenario: anni di precarietà con una pletora di contratti diversi, intere linee di ricerca e servizi pubblici abbandonati dalle amministrazioni nel momento in cui il personale precario che se ne occupava è stato licenziato.

 

Gli interventi dei precari presenti in assemblea dopo la proiezione del film hanno integrato questo scenario, sottolineando che la precarietà del lavoro implica la precarietà esistenziale, la sospensione dei diritto di pianificare la propria esistenza, l'annullamento della propria autonomia materiale. E la perdita secca, in termini di risorse ad altissima specializzazione, da parte dei territori e del sistema paese nel suo complesso. L'intervento del portavoce dei GEL lucani è stato centrato proprio su questo aspetto: il progressivo depauperamento delle risorse scientifiche di un'intera regione richiedono interventi urgenti per arginarlo. [NdR: alcuni dettagli dell'intervento sono nel documento allegato]

 

Clamorosamente assente - con la notevole eccezione dell'Onorevole Lannutti - il mondo della politica.

 

Dall'assemblea sono emerse indicazioni precise, sostenute dai precari intervenuti: l'isolamento e la ricerca di una soluzione individuale a quello che viene vissuto come un problema individuale non porta ad alcun risultato apprezzabile, mentre il riconoscimento della propria condizione di precarietà, la solidarietà fra lavoratori precari e non, e soprattutto la capacità di organizzarsi per "alzare il tiro" sul piano delle proposte e delle rivendicazioni porta a risultati apprezzabili.

 

Ora e sempre: Ricerca pubblica e a tempo determinato!

 

USI/RdB Ricerca ENEA