ISFOL: BENE COMUNE O AFFARE PER POCHI

Roma -

Continua la mobilitazione del personale dell’ISFOL a difesa dell’Ente nell’ambito del comparto della ricerca pubblica e per la salvaguardia dei livelli occupazionali.

USB P.I. denuncia con forza lo sconsiderato attacco alla ricerca pubblica che il governo Monti, in perfetta continuità con il precedente esecutivo, sta portando avanti per raggiungere il risultato di asservire completamente la conoscenza e la ricerca agli interessi dell’impresa a discapito di quelli del Paese. L’attacco è sistematico e quanto è accaduto nel 2010 con la chiusura di tanti importanti Enti di ricerca sta per trovare il suo compimento con la trasformazione in agenzia di fondamentali Enti Pubblici di Ricerca come l’ISFOL e l’ISPRA.

L’ISFOL è l’Ente Pubblico vigilato dal Ministero del Lavoro che occupandosi di formazione, lavoro e politiche sociali, dovrebbe anche valutare la riforma del mercato del lavoro voluta dal Ministro Fornero e quindi è singolare che venga trasformato proprio ora in Agenzia. Per poterlo controllare meglio? Tutto questo vale anche per l’ISPRA che in tema ambientale dovrebbe conservare la propria autonomia e autorevolezza per poter vigilare e monitorare il territorio e l’ambiente a tutela della sua salvaguardia per il bene della collettività. Invece la sua trasformazione in Agenzia “renderebbe tutto più semplice” per le imprese che così potrebbero continuare ad inquinare e avvelenare il nostro Paese.

In tutto ciò sono oggettivamente complici, fino a prova contraria, le politiche e le titubanze del PD che in questa fase sembrano più interessate all’acquisizione di posizioni di potere che, in alcuni casi, scade in ambiziose pretese personali con un occhio alle sfere di influenza legate al controllo dei flussi finanziari e clientelari legati al mercato della ricerca e assistenza tecnica .

 

USB P.I. Ricerca