USB PI Ricerca dice no all'ANVUR!

Mentre la FLC CGIL all’ISS formalizza l’appoggio alla discussa agenzia

 

Roma -

La FLC CGIL ha abbandonato la solita posizione attendista e recentemente ha chiesto, all’Istituto Superiore di Sanità, la definizione dell’ANVUR come ‘valutatore’. Posizione a dir poco curiosa che sottende una valutazione positiva sull’Agenzia attribuendogli competenze che, invece, chiaramente non ha.

 

L’Anvur non è in grado di valutare gli Enti di Ricerca. L’affermazione viene da valutazioni di tipo scientifico, dall’analisi degli ultimi risultati pubblicati, dal modello che propone, un modello fallito, quello della governance impoverita operata dal MIUR. Ma ci sono anche altri motivi che inficiano l’attività dell’Anvur:

 

1) Nessun metodo di valutazione applicato tiene conto di come la ricerca ricada sulla collettività, su quella committenza sociale che dovrebbe essere il primo ed ultimo fruitore dell’aumento di conoscenza e saperi.

 

2) Fondazioni e spin-off si stanno dimostrando solo un costo senza alcun beneficio per la collettività. Eppure l’Anvur, incurante dello spreco di denaro pubblico, inserisce tra i titoli valutabili anche la partecipazione a fondazioni, spin-off e start-up senza valutarne le ricadute.

 

3) L’Agenzia valuta anche la capacità di ‘acquisire’ fondi senza distinzione tra quelli assegnati con processi trasparenti e verificabili e quelli assegnati ‘politicamente’ o a pagamento di servizi al privato. In un sistema di finanziamento come quello italiano in cui il barone conta più dell’idea, inserire nella valutazione questo aspetto significa valutare in maniera conservativa.

 

4) L’ANVUR non mette in pratica alcun metodo per verificare la produzione scientifica nei diversi settori integrando stime del costo. Se due ricerche - simili per strumenti, metodi e produzione scientifica - costano differentemente, significa che ci sono soldi utilizzati male.

 

Questi aspetti sono determinanti per comprendere che l’ANVUR si adegua alla ricerca mercenaria e baronale, non a quella ricerca pubblica che il Paese, attraverso decisioni politiche e le relative ricadute nella scelta di metodi e strumenti, in maniera indipendente richiede e necessita. Quindi l’Anvur non cambierà il sistema perché usa i metodi del sistema per valutare!

 

Per questo USB PI ritiene che l’ANVUR per gli Enti di Ricerca sia un bavaglio potente in mano a lobbies affaristiche e non uno strumento per evitare che l’autoreferenzialità imperi. E l’ANVUR è l’ennesima dimostrazione che il modello di governance imperniato sul MIUR è ormai fallito.

 

Il prossimo autunno sarà caldo per la Ricerca. USB PI intende mettere in campo tutta la nostra rabbia per un sistema sempre più povero e sempre più indirizzato all’arricchimento del privato. Dobbiamo riportare la ricerca pubblica nell’alveo della committenza sociale, farla ritornare un bene ad esclusivo usa della comunità!

 

Siamo in grado di farlo.

 

ANCHE COMBATTENDO LA VALUTAZIONE E LA FALSA MERITOCRAZIA DI ORGANISMI INTERNI AL SISTEMA COME L’ANVUR!