ENEA: COMUNICATO

Roma -

Sta circolando da un po’ di giorni l’ennesima lettera con relativa raccolta firme per denunciare “urbi et orbi” l’eccessiva burocratizzazione dell’ENEA che impedisce lo svolgimento delle attività di ricerca con particolare riguardo ai progetti che faticano a decollare. Si lamenta delle poche assunzioni di ricercatori che addirittura vengono assunti sottoinquadrati. Soprattutto si lamenta “la drastica diminuzione dei ricercatori precari” definiti “la vera spina dorsale” della ricerca (e questa cosa può essere anche intesa come un’ambigua rivendicazione della bontà del precariato visto – da capi e capetti - come condizione ottimale per esercitare controllo, imporre proprie scelte, parlare di meritocrazia cercando soprattutto l’affidabilità dei sottoposti e, come in un brutto gioco dell’oca, offrendo all’infinito l’ennesimo rinnovo dell’assegno ...).

Ma dove stavano questi signori negli anni scorsi, quando più volte sono state denunciate non solo queste ma molte altre cose ancora sotto il Ministero dello Sviluppo Economico o in piazza a Montecitorio, in occasione di convegni sulla rinascita del nucleare da fissione, summer school e altri ancora? Il sottoinquadramento non è forse la conseguenza della scelta miope dell’Amministrazione nel bandire concorsi per laureati con meno di tre anni di esperienza a ridosso dell’entrata negli EPR, scelta avallata e sostenuta da qualche organizzazione sindacale che oggi grida allo scandalo? La stessa OS che vitupera gli scorrimenti chiedendo nuovi concorsi, dopo averli sostenuti con le modalità che hanno di fatto escluso quasi la metà del personale precario presente nell’Ente.

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USB P.I. Ricerca