ENEA: L'EDITTO DEL MISSIONARIO

Roma -

La scorsa settimana il Commissario ha emanato una sorta di “editto” sulle missioni (il cui ammontare annuo dovrebbe ridursi da 5 a 3 milioni di euro) che sta suscitando sconcerto fra i dipendenti e riproponendo polemiche mai sopite fra personale amministrativo e ricercatori.

Il pensiero del Commissario è commovente nella sua semplicità: visto che la finanziaria 2015 prevede un taglio di 4.040.831 euro per l’ENEA, bisogna fare un esercizio di “economia domestica” e ridurre le spese per le vacanze. Quindi regole severe sulle missioni e un mucchio di burocrazia in più per i responsabili di Unità che dovranno dimostrare trimestralmente la loro diligenza nell'imporre rigore ai dipendenti spendaccioni. Esemplare dello spirito asburgico che anima il Commissario è il paragrafo sui dipendenti che (ohibò!) hanno l'impudenza di unire un giorno di ferie alla missione: per penitenza pagheranno il viaggio di tasca propria!

Non ci dilungheremo a spiegare cose note a chiunque abbia un minimo di dimestichezza con il mondo della ricerca (e quindi, supponiamo, anche al Commissario) e cioè che i congressi costituiscono un momento insostituibile di stimolo e crescita scientifica per chi vi partecipi  e che le riunioni di lavoro si possono tenere via Internet solo se gli altri sono d'accordo, altrimenti l'unico modo di risparmiare è non partecipare. Ne' ci soffermeremo sui danni di medio e lungo periodo che verranno all'ENEA dal fatto di avere un personale sempre più isolato sia dal punto di vista scientifico che nella possibilità di interagire con colleghi e possibili committenti. Quello che ci interessa spiegare è perché la Circolare oltre che offensiva nelle premesse è anche sbagliata nei rimedi che vorrebbe imporre.

Leggi tutto nel comunicato allegato!

USB P.I. Ricerca