USB-PI Istat: Contrattazione integrativa e progressioni: giochiamocela....fino in fondo!

Roma -

La legge di stabilità 2015 ha reiterato il blocco dei rinnovi contrattuali dei lavoratori pubblici.
Non ha, invece, prorogato ulteriormente le norme sulla contrattazione decentrata, le risorse del trattamento accessorio, le progressioni economiche e di carriera. Di conseguenza sono saltati:
- il blocco del trattamento economico complessivo dei singoli lavoratori;
- il blocco del trattamento accessorio all’ammontare erogato nel 2010;
- il blocco degli effetti economici delle progressioni di carriera.

Significa che si può esigere dall’amministrazione dell’Istituto l’attivazione delle procedure per le progressioni economiche e di carriera. E significa anche che si può ottenere un incremento del fondo del salario accessorio.

Tutto bene quindi? Manco per niente! Ad oggi i lavoratori inquadrati nei livelli IV-VIII in giù attendono il pagamento di soldi dovuti da 16 mesi: è dall’ottobre 2013 che l’accordo sulla ripartizione del fondo per il salario accessorio del 2011 ha passato il vaglio degli organi di controllo. Il tempo non è semplicemente scaduto: siamo ben oltre.

Ed il pagamento, in ritardo clamoroso, non sarebbe che il primo passaggio. C’è da discutere della ripartizione del fondo accessorio per tutti gli anni dal 2012 in avanti e distribuirne i residui. Per poi passare al 2015, in cui sarà possibile aumentare il fondo con risorse aggiuntive e destinarne parte alle progressioni.

Questa la situazione, ad oggi. Grave a dir poco, dato il danno inferto dai ripetuti blocchi economici che hanno impoverito pesantemente il lavoro pubblico.
Eppure….eppure registriamo l'assenza di una mobilitazione. Un attendismo forse dovuto alla demotivazione o alla frustrazione, al non credere fino in fondo che anche quello ad un salario decente è un nostro diritto!

Tutto questo crea le condizioni ideali per chi mira alle “guerre fra poveri”, inconcludenti per i poveri ma munifiche per i clan di potere dell’Istituto. E’ il momento di scrollarsi di dosso questo atteggiamento e di aprire una vertenza efficace, tutta ancora da costruire (sic!). L'inconcludenza della messe di comunicati e incontri sindacali che si susseguono, senza che si sia ancora fatto un solo passo in avanti, sta lì a dimostrarlo.

Solo una lotta serrata per ottenere ciò che ci spetta può far cambiare registro. In allegato la lettera che abbiamo inviato qualche giorno fa al “gruppo progressioni”.