ENEA: Futuro (sempre) precario e accordo "omnibus" smantellato

Roma -

Ancora una volta, nel caso ce ne fosse bisogno, i limiti dell’accordo siglato lo scorso gennaio da alcune OOSS circa il rinnovo dei contratti TD in scadenza sono stati confermati dallo stesso Commissario nell’incontro sindacale del 18 u.s.. Quando ha ricordato che “l’appuntamento di ottobre ha una finalità che può essere negativa o positiva”, ha affermato senza mezzi termini che la verifica congiunta sulla sostenibilità complessiva dei contratti a TD in essere con riguardo alle disponibilità economiche potrebbe avere anche esito negativo, comportando una travaso di fondi (anche dai progetti) verso il bilancio dell’Ente lasciando a secco diversi contratti TD (e anche assegni di ricerca) già a partire dal 2016.

Lo aveva già preannunciato il prof. Testa a metà gennaio: circa 63 lavoratori precari (28 TD e 35 AR) erano a rischio di rimanere fuori dall’ENEA nel 2016 per mancanza della necessaria copertura economica.

Le assicurazioni di buona volontà nel mantenimento in servizio di tutti, il rinnovo o la proroga fino al 31/12/2016 dei contratti in scadenza nell’immediato e degli assegni di ricerca (pur con inaccettabili ritardi rispetto alla scadenza naturale peraltro mai imputabili agli stessi interessati), non cancellano la spada di Damocle che pende sulle teste di questi lavoratori.

USB non si fida di questa roulette sulla pelle dei lavoratori e sostiene la necessità di un’inversione di rotta, l’attendismo passivo e caritatevole che lascia tutto nelle mani di capetti e di OOSS pronte a condividere le “ragioni” della controparte va spezzato e occorre che il protagonismo dei diretti interessati imponga le giuste e sacrosante condizioni di lavoro: proroga fino ai 5 anni per tutti accertata anno per anno la copertura finanziaria sui progetti e l’attuazione degli strumenti offerti dalla L. 125 e dalla “legge di stabilità” per i TD oltre i 5 anni.

E’ sempre più urgente – come USB sta chiedendo da oltre un anno - aprire il confronto sul piano triennale di assunzioni e sulla rideterminazione della dotazione organica e l’incontro del prossimo 27 marzo dovrebbe finalmente dare inizio a questo percorso.

L’altra tematica che ha caratterizzato l’incontro riguarda la bocciatura dell’accordo “omnibus” da parte della FP che ha chiesto una serie di modifiche al testo firmato da sole 3 sigle.

Leggi tutto nel comunicato allegato!

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