AIFA…AIFA…AIFA…ISS

Roma -

Per chi non lo avesse capito, i licenziamenti, il riordino, le funzioni, la logistica…

Proviamo a ricostruire il tutto, secondo uno schema di largo respiro (pretendiamo di essere l’organo tecnico del SSN, apriamo le menti oltre quella finestra che dà sul cortile del laboratorio prospiciente).

Le BIGPHARMA, colossi industriali ed economici che lucrano sulla ricerca pubblica mondiale e fanno profitti sulle malattie dell’uomo, prevedono, ora che il governo Renzi gli regalerà lavoro a basso costo, di assumere 6000 unità in Italia. Tutti contenti. Renzi che vanterà risultati eccezionali per un mondo del lavoro frammentato ed impoverito, le sorelle di BIGPHARMA che avranno linee produttive affidabili per esportare a basso costo (avete presente l’euro ‘svalutato’?), i sindacati confederali che nell’ambito del jobs act avranno vari livelli di partecipazione ‘d’impresa’ sulle nuove assunzioni (vedi FILM e UILM alla Fiat Pomigliano, e la FIOM a Melfi).

Ma manca un tassello: l’AIFA. Va potenziata. con 200 nuove assunzioni perchè un nuovo farmaco approvato, magari negli USA, non può attendere chissà che tempi per aggredire il mercato! Il tempo è denaro, mica bruscolini.

L’ISS scomparso. E già, perché dopo i proclami estivi il ministro Lorenzin di ISS non parla più. Anzi rincorre il premier proprio nella ricerca di referenzialità verso le grandi multinazionali farmaceutiche. Una corsa a chi arriva prima!

In questo scontro tra giganti, il ridimensionamento dell’ISS, la riduzione delle funzioni, la spinta verso i privati, l’indebolimento strutturale e finanziario, sono elementi funzionali al progetto rafforzati dall’allarme fallimento che potrebbe indurre i lavoratori ISS ad accettare qualsiasi briciola. Uno stato di bisogno oltremodo utile. Per il Ministro e per chi è stato mandato a finire il lavoro.

Dentro questo quadro vanno letti i licenziamenti dei precari, la chiara volontà di non volersi fare carico di questi lavoratori con la complicità di dirigenti ancor più obbedienti perché rivolti a mantenere le poltrone. Tutto ciò mentre si presenta un riordino che ripropone, su dati vecchi, la stessa struttura resa più costosa e gerarchica di quella che ha già fallito e con la catastrofica situazione logistica che diviene sprone per ‘trasferire’ tutta l’Aifa e l’Agenas nei locali dell’ISS, bloccando le attività per chissà quanto tempo!

A questo siamo davanti. E sta noi accettarlo passivamente o mettere ‘i piedi nel piatto’.

Sta a noi decidere se quel ruolo di cui ci siamo riempiti la bocca, con il quale ci siamo inorgogliti, perché, vacca miseria, noi siamo l’ISS! Sta a noi decidere se nasconderci o rilanciare, su di noi e sull’ISS!

Sta noi decidere se impedire che costruiscano un’AIFA tuttofare che controlla e si controlla, che fa ricerca, la finanzia, magari ai privati, anche sugli stessi farmaci che ha già avallato. Sta a noi decidere se quel SSN che pretendevamo di ‘proteggere’ con le nostre professionalità debba essere ora, più indifeso di prima, più privatizzato, più inerte e omertoso sugli interessi di parte e di profitto. Sta a noi decidere se vogliamo provarci o nasconderci.

STA A NOI!

ASSEMBLEA IN AULA POCCHIARI, 31 marzo 2015, ore 11.00