INDIRE: CCNI 2015. USB PI CHIEDE INCREMENTO ACCESSORIO E RIGETTA BRUNETTA

Firenze -

Venerdì 23 ottobre scorso la delegazione USB P.I. – INDIRE è stata ricevuta dall’Amministrazione con cui si è avviata la trattativa per il rinnovo del contratto integrativo per l’anno 2015.

 

USB ha esplicitato la propria contrarietà all’introduzione di meccanismi premiali, che rimanderebbero direttamente a quanto previsto dalla famigerata legge Brunetta (L. 150/2009), per l’erogazione della produttività, non solo perché ispirata a principi profondamente iniqui e vessatori, ma anche perché ancora non c’è un nuovo CCNL che la recepisca, così come già più volte sentenziato da vari tribunali.

 

 

 

Su questo USB invece ha rilanciato e come già in precedenti incontri aveva proposto all’Amministrazione la necessità di recuperare risorse da mettere a disposizione del personale attraverso l’accantonamento dello 0,2% dei finanziamenti dei progetti esterni, come già avvenuto in altri Enti del comparto.

 

Su questa proposta, USB ha raccolto positivamente la disponibilità dell’Amministrazione e con le risorse che si recupereranno, si potranno effettuare le selezioni per i passaggi di livello del personale IV° - VIII° e incrementare la IOS (Indennità Oneri Specifici) per ricercatori e tecnologi (personale I° - III°) e, spalmare eventuali risorse rimanenti sui non vincitori.

 

 

 

Inoltre, siccome ci sarà il blocco degli accessori, USB ha proposto di sottoscrivere l’accordo in tempi brevissimi e prevedere nel testo una norma di salvaguardia che permetterà di “spendere” le risorse recuperate anche l’anno prossimo, raccogliendo la disponibilità dell’Amministrazione.

 

 

 

Per quanto riguarda la formazione (USB presenterà una propria proposta diregolamento) è stato comunicato che le risorse disponibili ammontano a circa 70.000 euro ed è intenzione dell’Amministrazione di destinarne circa la metà per finanziare i benefici assistenziali al personale (borse di studio, sussidi, ecc.). Su questo punto USB ha espresso con chiarezza la propria contrarietà perché l’esigenza della formazione è una questione importante e fortemente avvertita dal personale, poi perché le risorse per i benefici assistenziali dovrebbero essere pari al massimo all’1% delle spese per il personale così come prevede l’art. 51 CCNL 1994/1997.

 

 

 

Altra richiesta formulata da USB è relativa alla necessità di accantonare le risorse (0,2% del monte salari di ric./tecn.) relativo alla riduzione dei tempi di permanenza per il passaggio di fascia all’interno dei tre livelli (Art. 8 CCNL 2002/2005).

 

 

 

Il prossimo incontro è previsto intorno alla metà di novembre.

 

 

 

 

 

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