ISFOL: l'ACCORDO TRUFFA DEL 4 DICEMBRE ORA DIVIENE CHIARO A TUTTI

Il 4 dicembre CGIL CISL UIL smorzarono la lotta dei lavoratori ISFOL accettando la deportazione all'agenzia di nuova costituzione del personale dell'ente di ricerca. Ora è chiaro il danno che hanno fatto!

Finalmente il personale ISFOL comprende la portata dell’accordo di dicembre

 

 

 

 

 

Le organizzazioni sindacali che nel dicembre 2014 sottoscrissero un accordo vessatorio i cui limiti sono ormai consapevolezza per i lavoratori, ora lanciano la mobilitazione del personale dell’Istituto. Ma come, sei mesi fa con tutti i lavoratori dell’ISFOL in piazza e quindi – forse per la prima volta – con la possibilità di poter veramente condizionare le scelte che la politica stava compiendo sull’Istituto, fu raccontata un’altra storia.

 

Una storia di grandi vittorie (sic!) i cui limiti stanno ormai emergendo in tutta la loro evidenza e i cui scopi reali però a noi furono subito chiari: disarticolare la lotta per la salvaguardia dell’ISFOL e svendere il personale.

 

 

 

Quindi è da ritenersi che in nome dell’acquisita consapevolezza che il personale esprime la propria profonda preoccupazione circa le ricadute sull’ISFOL dovute all’istituzione dell’ANPAL, con un proprio comunicato scaturito da un’assemblea che, seppur indetta dai sindacati firmatari del famigerato accordo di dicembre scorso, esce in maniera indipendente.

 

 

 

Quindi USB PI non può che rallegrarsi di questa presa di coscienza che ha permesso di scaricare le OOSS che hanno svenduto l’ISFOL, anche se ci saremmo aspettati che fosse richiesto il ritiro della firma di quell’accordo, ma la crescita di consapevolezza va comunque sottolineata.

 

 

 

Appare però chiaro che l’assemblea convocata dai confederali non ha consentito al personale un analisi puntuale. La richiesta di confronto con i vertici che subiranno il DPCM, dopo un incontro che ha invece chiarito gli ambiti (ossia salario ribassato per entrare nel contratto ministeri, pochi posti messi al bando e solo per i TD che hanno competenze precise e già individuabili, i capetti che hanno già apparecchiato i compiti) è inutile.

 

 

 

Da parte nostra abbiamo preparato gli strumenti per evitare fraintendimenti ed errori nell’individuazione di chi andrà in ANPAL e di chi resterà in ISFOL. Invitiamo l’assemblea ormai liberata e, ci auguriamo, autorganizzata a confrontarsi con chi il sindacato lo fa per e con i lavoratori, non a vantaggio dei dirigenti scientifici o amministrativi.

 

 

 

La via che avete scelto è un cul de sac. USB PI mette a disposizione la propria determinazione, coerenza e libertà. L’ISFOL is alive and kicking. I suoi lavoratori pure!

 

 

 

 

 

 

 

USB P.I. - ISFOL