PRECARI DELLA RICERCA ALL'ATTACCO!

USB PI DENUNCIA INSIEME AI PRECARI L'ITALIA PER LE MANCATE STABILIZZAZIONI

IN 10 mila chiedono diritti nelle piazze, nei tribunali, denunciando l’Italia e Renzi!

 

Sono 10000, di cui solo 3000 a tempo determinato. Ma sono precari storici che da anni, in alcuni casi tantissimi, per tutti troppi, svolgono il loro ruolo negli enti di ricerca (al CNR piuttosto che all’Enea o all’ISTAT, all’ISS come al CREA o all’ISPRA e all’ISFOL, all’INAF ma pure all’INGV e all’INDIRE) ed in tanti argomenti, pure nei controlli istituzionali che salvaguardano sicurezza alimentare, sanitaria, del territorio e del mare.

Sono bravi, sennò non li avrebbero tenuti, anche se in posti come il CNR o l’ENEA dove la mancanza di sindacati combattivi ne ha fatti licenziare migliaia da Brunetta in poi. Sono stati determinanti nell’aumento di produzione scientifica degli anni 2000 e che si sovrappone al progressivo depauperamento ed abbandono della ricerca pubblica da parte dei governi, in particolare del governo Renzi.

Sono stanchi ed arrabbiati. Nella legge di stabilità di Renzi li ha discriminati rispetto ai ‘nuovi baroni’ universitari, chiamate dirette di dubbia trasparenza che si accinge a fare nell’università, riducendo la capacità assunzionale.

Sono determinati. Tanto che in 500 hanno dato mandato ad USB PI di proseguire con le denunce alla Commissione Europea sulla mancata applicazione della direttiva sui tempo determinato (dir. 1999/70/CE) che IMPORREBBE L’ASSUNZIONE DOPO 3 ANNI DI SUBORDINAZIONE. Denunce con cui abbiamo costretto l’Italia a farli votare e a riconoscere l’anzianità di servizio (pena pesanti multe per infrazione delle norme comunitarie). E ieri abbiamo consegnato la nuova denuncia alla Commissione nella sede di ROMA.

Sono pronti anche a depositare centinaia di ricorsi (coordinati per USB PI in tutta Italia dallo studio Naso di Roma) con cui chiedono l’assunzione a tempo indeterminato e con cui, di sicuro, produrranno MILIARDI DI DANNO ERARIALE. DANNO CHE USB PI CHIEDERA’ ALLA CORTE DEI CONTI DI RICHIEDERE AL RESPONSABILE DELL’AMMINISTRAZIONE NAZIONALE, RENZI.

SARANNO IN CENTINAIA VENERDI’ IN PIAZZA NELLO SCIOPERO INDETTO DA USB PI PER FAR VEDERE A RENZI CHE I PRECARI DELLA RICERCA NON SONO AFFATTO SODDISFATTI E NELLE INIZIATIVE CHE SENZA SOSTA NEGLI ENTI, PRESSO I MINISTRI E LE SEDI ISTITUZIONALI ORGANIZZEREMO.

 

Per dire basta, subito, alla precarietà infinita delle persone e delle funzioni.

Per ottenere un piano di stabilizzazione straordinario e fondi per gli enti.

Per ridare la ricerca alla collettività, scippandola agli interessi di pochi.