E i non idonei? A casa?

All’INRIM sotto la Presidenza Inguscio è già successo. Furono Licenziati!

Cominciano a circolare i primi dati sui concorsi. Probabilmente il destino dei precari del CNR potrebbe essere ad una svolta. Noi crediamo negativa.

Il primo punto non può che riguardare coloro che sono ‘stabilizzabili’ ai sensi della legge 125.  Dovrebbero essere i più garantiti, invece, appare chiaro, che il sistema delle prove multiple utilizzato dal CNR (sarebbe stata assolutamente legale una selezione per titoli e colloquio ma il CDA preferì non ascoltare le nostre indicazioni e si assumerà, in tutti i suoi componenti, in carico gli eventuali danni erariali!!!) aveva uno scopo: limitare le idoneità. Sui circa 300 aventi diritto ( i TD sono circa 1200) sono risultati non idonei circa il 10%.
All’Inrim di Inguscio i 2 non idonei furono licenziati. Erano gli unici ad avere i requisiti!

Il secondo punto riguarda il resto del personale, con le varie forme contrattuali, risultato NON IDONEO. Ancora una volta i dati sono impietosi. Delle varie migliaia di partecipanti, interni ed esterni, solo una minoranza è risultata idonea, con altissima probabilità di contenziosi basati sulla grande ed ingiustificata discrezionalità usata dalle commissioni. Il dato politico è sottolineare è che circa l’80% del personale formato nel CNR, da personale del CNR, per le commissioni ‘ingusciane’ NON E’ IDONEO ALL’ASSUNZIONE. UN VERO E PROPRIO RIGETTO AD ANNI DI LAVORO! Che prospettive si aprono per questo personale precario se non la lenta ed inesorabile strada del licenziamento?

Il terzo punto deriva dal precedente. Che destino avranno gli questi idonei? E degli idonei dei concorsi precedenti? Un bel dilemma? O la certezza che partecipare ai concorsi al CNR sta per divenire inutile? Le dichiarazioni di inizio mandato del Presidente erano state  chiare. Ringiovanire l’ente. Ma se i precari mediamente superano i 40 anni di età, anche se idonei, che aspettative hanno?

Il presidente ha già espresso varie volte, in sedi istituzionali, l’intenzione di cancellare tutte le graduatorie (ma il legislatore nel mille proroghe lo ha ancora una volta smentito). Quindi?
Il fosco quadro che descriviamo è confermato dalle continue incertezze nei rinnovi dei contratti a tempo determinato (la forma oggettivamente più tutelata e controllabile) e dalla discontinuità per gli atipici e falsi borsisti. Può essere affrontato solo con una forte e determinata organizzazione dei precari in qualcosa che al CNR non si è mai visto. Qualcosa di praticato in altri Enti, come l’ISS

 

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