ENEA: ECCO PERCHÉ ABBIAMO FIRMATO …

Roma -

Firmare un accordo richiede responsabilità. Richiede essere certi del risultato ed essere pronti ad esigerne l’applicazione. Se si tratta di precariato, siamo di fronte ad una responsabilità ancora più delicata visto che interessa la vita di persone che da anni si impegnano e fanno crescere un Ente.

USB P.I. aveva firmato un solo accordo sul precariato in ENEA, quello del 14 Novembre 2016 che oggi permette ai 19 precari che rientrano nella “Legge 125” di restare in servizio, e che possono dirsi finalmente in stabilizzazione. Ma non aveva firmato altri accordi, poi dimostratisi aleatori, sul proseguimento oltre il quinquennio degli altri contratti. La decisione fu presa perché non ci sentivamo, allora, in grado di organizzare i precari ENEA. Troppi i pifferai magici, troppi gli imbonitori.

Puntualmente, adesso appare evidente il perché della nostra azione. Avviati forzatamente dall’Ente a firmare accordi-capestro alla DTL, alcuni dei precari avranno, forse, un nuovo futuro in ENEA non per quei pifferai ma perché la lotta dei precari degli asili nido, poi dell’ISS e quindi dell’Istat, ha portato (insieme con la denuncia USB P.I. alla Commissione Europea che ha posto l’Italia sotto procedimento d’infrazione) il Governo a scrivere un articolo che dal 1º gennaio 2017 riapre la legge D’Alia. Non c’è alcun legame con l’accordo ENEA del 30 gennaio 2015 completamente disatteso (lo sostiene anche uno dei sindacati firmatari, magari sottovoce, ma lo sostiene). C’è un legame enorme, invece, con le lotte sul precariato che USB ha condotto (asili nido e ISS) o affiancato con risolutezza (Istat). Parola del Ministro Madia. E se lo dice chi ha scritto l’art. 20 del TU del Pubblico Impiego (“Superamento del precariato nelle pubbliche amministrazioni”) è difficilmente smentibile.

Se da una parte le lotte di questo inverno incideranno sicuramente sul rientro degli “abbandonati” della DTL, occorre però sottolineare con forza che quanto sta succedendo in ENEA dipende strettamente dall’ accordo del 14 Novembre 2016 - questo si - firmato da USB PI. Infatti, i numeri sono importanti. I precari (TD ed assegnisti) hanno la concreta possibilità di vedere la loro assunzione già nel 2017. E per questo abbiamo firmato. Per rafforzarne la posizione e i diritti.

Abbiamo già fornito all’Amministrazione alcuni esempi di selezioni e di bandi concorsuali. Verificheremo quali saranno le decisioni, sicuramente discrezionali, dell’Ente. Ma il sistema si è avviato. I presupposti ci sono tutti e noi siamo pronti a lavorare e lottare per mettere ora la parola fine al precariato ENEA!

Per questo siamo pronti, se ci saranno impedimenti, a scendere in piazza.

TUTTI ASSUNTI IN ENEA. SI PUO’.

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