Contro il Congresso mondiale delle famiglie: il presidente dell'Istat non partecipi al congresso

Roma -

Contro il Congresso mondiale delle famiglie:

il presidente dell'Istat non partecipi al congresso

Dal 29 al 31 marzo si terrà a Verona il XIII congresso mondiale delle famiglie. Dietro questo nome, apparentemente innocuo, si nasconde in realtà il meeting annuale del peggior fondamentalismo cattolico e non, di associazioni omofobe, sessiste e razziste, dei movimenti antiabortisti e anti-LGBTQI di tutto il mondo.

Quelli per i quali l’autodeterminazione delle donne è una bestemmia, i femminicidi un’invenzione, le violenze domestiche un fatto privato, la maternità un destino. Quelli del dio, patria e famiglia!

Apprendiamo che sabato 30 marzo, alla tavola rotonda su "Protezione della vita e crisi demografica", è prevista la partecipazione del nuovo presidente Istat Giancarlo Blangiardo. Sebbene non sia riportato del sito ufficiale, che non fornisce alcun dettaglio dei lavori congressuali né sui relatori, la sua partecipazione è annunciata dal programma messo on-line da molte delle associazioni organizzatrici. E compare con l'affiliazione all'Università di Milano del professor Blangiardo: ci auguriamo che questo significhi che sia stato redatto prima dell'assunzione dell'incarico attuale; e, soprattutto, che la più alta carica dell'Istat non leda l'immagine dell'Istituto partecipando a quell'evento.

 

Come chiarito dal comunicato della confederazione USB, che aderisce alla 3 giorni di contromanifestazione indetta da Non Una di Meno (come riportato di seguito), il congresso mondiale delle famiglie è un evento organizzato da una rete internazionale di associazioni  che dagli anni '90 è attiva nel veicolare un'idea barbara della società. L'idea di fondo è che una società eticamente fondata debba negare alle donne la libertà di scelta, sia nel matrimonio sia nella maternità, perché la loro sottomissione patriarcale sarebbe la sola possibilità di mantenere questa società in equilibrio. Sulla base di questa idea sono state promosse le peggiori battaglie, spesso ammantate da teorie pseudoscientifiche, contro l’aborto, il divorzio, la riforma del diritto di famiglia, per l’eterosessualità obbligatoria e proposte legislative irricevibili, di cui il ddl Pillon non è che un fulgido esempio.

 

Per dire NO alle imposizioni reazionarie e fasciste di chi pretende di riportare le lancette dell’orologio indietro di decenni.

29/31 MARZO TRE GIORNI DI MOBILITAZIONE ORGANIZZATI DAL MOVIMENTO NON UNA DI MENO

SABATO 30 MARZO ORE 14.30 CORTEO DALLA STAZIONE PORTA NUOVA

Per saperne di più sul programma della 3 giorni di contromobilitazione o per prenotare un posto in pullman per Verona consulta il sito nonunadimeno.wordpress.com

 

Qui il comunicato della confederazione USB.

 

Unione Sindacale di Base e Unione Sindacale di Base - Pubblico Impiego Istat