ISTAT: Le mille e una firma

Roma -

Lunedì si è aperta la campagna "Keep Calm & Ribandiamolo", lanciata dal Coordinamento Precari. Una raccolta-firme per chiedere l'annullamento delle procedure concorsuali da III livello in corso e nuovi bandi, che USB ha sostenuto dall’inizio.

Ieri, intanto, una rumorosa irruzione precaria ha interrotto a via Balbo la conferenza presentazione alla stampa del Rapporto Annuale 2014.

La reazione infastidita della dirigenza Istat presente segnala una volta di pìù che non si è ancora ben compresa, tra i nostri "manager", la determinazione dei precari a conquistare il "diritto al futuro" che gli spetta. 

Il rifiuto di ospitare oggi, nella presentazione del Rapporto a Montecitorio, una delegazione precaria che potesse interloquire direttamente con esponenti governativi ne è una conferma.

La proposta di ri-bandire i concorsi da III è un piccolo tassello della battaglia per la stabilizzazione di tutti i precari Istat, ma a questo punto assume un'importanza, concreta e simbolica, che non possiamo sottovalutare.

Le firme crescono di ora in ora, e in ogni stanza di ogni sede dell'Istat lavoratori precari e non parlano e si confrontano sulla proposta, e non solo su quella. Si parla di aspirazioni negate, di salari bloccati, di un'amministrazione e una dirigenza sempre più distanti e incapaci di rispondere alle esigenze di tutto il personale.

Può essere l'inizio di una lotta più ampia, e noi faremo la nostra parte perchè lo sia.

Domani l'appuntamento è nel cortile di Via Balbo alle 14:30, per consegnare insieme le firme al Presidente e al Direttore Generale.

Invitiamo tutti quello che non lo hanno fatto a firmare l’appello, e a  discutere con noi o con i precari di ogni riserva o dubbio circa la proposta.

Vogliamo raggiungere entro domani 1000 firme, 1000 lavoratori dell'Istat di tutte le sedi di Italia.

Poi ne servirà solo un'altra. Quella del Presidente, che decida per l'annullamento delle procedure e l'apertura di un nuovo bando di concorso. Si può fare…

 

USB-PI Istat