ISFOL: Lettera aperta ai precari di Italia lavoro Spa

Difendiamo l’ISFOL come istituto di ricerca pubblico – L’Agenzia nazionale per l’Occupazione deve essere pubblica ed assorbire tutti i precari di Italia Lavoro Spa

Roma -

Esprimiamo, ancora una volta, come già fatto nel comunicato del 23 ottobre, massima solidarietà verso tutto quel precariato di Italia Lavoro Spa il cui destino lavorativo appare inesorabilmente schiacciato dalla devastante riforma del mercato del lavoro conosciuta come “Jobs act” o “Sacconi Act”. Da tempo il  management di Italia Lavoro ha sostenuto con forza la visione sacconiana del mercato del lavoro, come testimonia il curriculum dell’attuale presidente Paolo Reboani, ex direttore generale del Ministero del Lavoro durante il  secondo (2001-2006) e terzo governo Berlusconi (2008-2010), quando a seguire il settore era un altro ex socialista, Maurizio Sacconi.

Grande sostegno dunque, a quel precariato che negli anni è stato oggetto di un vero e proprio laboratorio in cui si sperimentavano rapporti di lavoro giocati sul ricatto e l’arroganza di chi da tempo spacciava per “buona flessibilità” il mero azzeramento dei diritti dei lavoratori, con il silenzio assenso dei sindacati storicamente presenti in Italia Lavoro.

Il disegno dell’Agenzia nazionale per l’Occupazione, contenuto nel Jobs Act, mette in campo un ulteriore inganno: creare sovrapposizione di ruoli, funzioni e competenze tra ISFOL (EPR) e Italia Lavoro Spa nel percorso di sua costituzione.

In tal senso, USB ritiene che entrambi i soggetti debbano essere valorizzati facendo leva sulle distintività che li caratterizzano anziché sul reciproco annichilimento alimentando una guerra tra lavoratori, specie nella loro componente più debole: i precari.

Leggi tutto nel comunicato allegato!

USB P.I. Ricerca