Interpello ISFOL: salto nel buio

E’ arrivato il primo dei due interpelli per il trasferimento “volontario” del personale non dirigenziale di ruolo dell'ISFOL nei ruoli dell'ANPAL. Ebbene, visto che alle nostre ricorrenti domande circa il mantenimento dei livelli salariali e la possibilità di valorizzazione professionale i vertici dell’ANPAL e dell’ISFOL hanno sempre risposto che i lavoratori non ci avrebbero rimesso nulla, oramai si ha la certezza che non sarà così. Infatti secondo loro la legge istitutiva dell’ANPAL è una legge speciale (Pirrone dixit) e quindi si sarebbe derogato da quanto previsto dal D.lgs 300/1999 che, alla norma di cui all’art. 9 comma 3, recita:

“Al personale inquadrato nell'organico dell'agenzia, ai sensi del precedente comma 1, è mantenuto il trattamento giuridico ed economico spettante presso gli enti, le amministrazioni e gli organismi di provenienza al momento dell'inquadramento, fino alla stipulazione del primo contratto integrativo collettivo di ciascuna agenzia”,

Oggi invece, come abbiamo sempre affermato, possiamo dire che NON CI SARA’ NESSUNA DEROGA.

Infatti dopo l’incontro tra Del Conte, Pirrone, Sacchi e le OOSS del 14 giugno scorso è stata sottoscritta una dichiarazione congiunta in cui viene detto:

 

·         i vertici dell’ANPAL verificheranno con il Dipartimento della Funzione Pubblica se potranno essere garantite le prerogative del personale ISFOL;

·         i vertici dell’ANPAL chiederanno che il Dipartimento della Funzione Pubblica confermi chiaramente che il trattamento del personale ISFOL che confluirà in ANPAL sarà preservato;

·         i vertici dell’ANPAL ritengono non applicabile all’ente la norma di cui all’art. 9 comma 3 del D. Lvo. 300/1999;

·         i vertici dell’ANPAL riconoscono l’opportunità di addivenire alla stipula di un contratto integrativo di ente che consenta due separate sezioni (ANPAL/ex ISFOL);

·         le parti convengono che dovranno essere garantiti i livelli retributivi, il maturato economico, nonché le opportunità di carriera.

 
Insomma, oltre che stendere un velo pietoso su chi ha sottoscritto un documento del genere che, come l’accordo di dicembre 2014 al personale non porta NULLA, notiamo che la situazione sta peggiorando: i vertici dell’ANPAL dalle certezze iniziali sono passati al verificheranno; chiederanno; ritengono; riconoscono; convengono.


Come a dire, NON DIPENDE DA NOI SE VI FARANNO A PEZZI.


Malgrado questa situazione, l’interpello emanato dal Direttore Generale prevede addirittura l’irrevocabilità. Un vero salto nel buio!
 

Diamo un semplice dato per una breve riflessione. All’interpello per i lavoratori del Ministero del Lavoro che si chiude oggi, alla data del 6 luglio scorso non aveva risposto NESSUNO.

 
USB nel convincimento che la lotta (quella vera, non la pantomima) debba continuare, creerà le condizioni perché a settembre lorsignori dovranno venire con i blindati per portarci via dall’Istituto, e lavorerà ancora perché al referendum costituzionale stravinca il NO.     

 
USB P.I. - ISFOL