AL CNR INIZIA LA LOTTA PER LA STABILIZZAZIONE

Roma -

11 mesi fa davanti al CNR di Pisa attendemmo Renzi e Inguscio. USB PI Ricerca era in piazza per fermare la bozza Giannini della riforma degli EPR (poi profondamente riformata dal Dlgs 218/2016). Sembra un secolo. Eppure in questi mesi USB PI ha dimostrato che la ricerca pubblica può vincere. Lo abbiamo fatto fermando, appunto, quella bozza e partecipando attivamente alla riscrittura della nuova delega sulla ricerca. Lo abbiamo fatto nell’autunno organizzando in ISS 81 giorni di occupazione e partecipando attivamente alla lotta a sostegno del coordinamento dei precari Istat. Due vittorie, ISS e ISTAT, che il Ministro Madia ha citato come prodromi delle norme di stabilizzazione contenute nel Testo Unico.

Da ieri, in una partecipata assemblea al CNR di PISA, inizia la lotta per portare quelle norme e la stessa ricaduta anche al CNR. Quello che è scritto nel testo unico NON BASTA.

Due aspetti: i tre anni, i ‘tempo determinato’ con 3 anni sono solo 370 a fronte di un totale di 1450. Quindi la norma, così come è scritta, avrebbe una bassissima ricaduta, occorre cambiare il Testo. E l’aspetto economico. L’80% di finanziamenti ‘totali’ da destinare al personale è aleatorio (non come sostengono alcuni pifferai certo e quantificabile) sia perché il MEF sta continuando con l’ ostruzionismo sia perché già utilizzati (quindi difficilmente si potrà cambiarne la destinazione).

Il dato che più preoccupa e che denota l’abbandono sindacale sul precariato CNR è che mentre in enti come ISS ed ISTAT la spesa degli stipendi ‘precari’ è vicina a quella delle assunzioni (costo medio prima e dopo l’assunzione pressoché uguale), al CNR lo stipendio medio, considerando tutti i 4700 precari, è di circa 22 mila euro, per assumere un ricercatore o un tecnico serve più del doppio. Il costo totale dei precari è solo 110 mln contro i 240 mln necessari per assumere a tempo indeterminato.

Questo significa due cose:

1) gli stipendi dei precari CNR sono da fame (e siccome anche i tempo indeterminato hanno gli stipendi più bassi del comparto è chiaro che i 4 sindacati storici del CNR hanno lavorato molto male);

2) per assumere tutti i precari servono almeno 130 mln di euro in più altrimenti sarà possibile assumere solo il 46% dei precari nella più rosea delle ipotesi (considerando che i pensionamenti sono poche centinaia).

NON POSSIAMO PERMETTERCI DEMAGOGIA! IL PROBLEMA PRINCIPALE, LO ABBIAMO VISTO A PISA RECENTEMENTE, E’ CHE INGUSCIO NON HA ALCUNA INTENZIONE DI METTERSI A CERCARE UN AUMENTO DEL BILANCIO ORDINARIO.

NON ABBIAMO SCELTA, DOBBIAMO, CON DETERMINAZIONE, SMUOVERE IL CNR E OTTENERE DALLA POLITICA UN SOSTANZIOSO AUMENTO DEL FONDO ORDINARIO. SOLO COSI LE STABILIZZAZIONI SARANNO REALI E NON UNA CHIMERA.

PER QUESTO IL PRIMO PASSO E’ ORGANIZZARCI IN TUTTA ITALIA. IL SECONDO E’ LOTTARE.

30 MARZO alle ore 13 PRESIDIO a piazz.le A. Moro DAVANTI CNR

Per cambiare il testo unico, per imporre all’ente un primo vero tavolo sul precariato in cui costruire quello che ISS e Istat hanno già fatto. NOI DI USB SAPPIAMO COME!