CNR, i salari per Cgil Cisl Uil restano così. Firmato l’integrativo 2020 senza aumenti e senza proteste!
Come una liturgia consolidata CNR e sindacati collaborazionisti hanno firmato l'ennesimo contratto integrativo. IOS e IEM, entrambi bassissimi rispetto ad altri enti, dove le lotte organizzate da USB hanno prodotto salari superiori del 10%, rimangono uguali. Eppure il CNR i fondi li ha eccome per aumentare i mensili e non le indennità incerte.
È evidente che per la triade è prioritario firmare un CCNI con pochi spiccioli per pochi fortunati (le indennità, scelti dai capi per altro) e sono disposti ad ingoiare i salari accessori tra i più bassi del comparto Ricerca.
Questo appare dall'accordo CNR 2020. Non c'è altra lettura possibile. In fondo nessuno si meraviglia, perché sono gli stessi sindacati che hanno aiutato le controparti a produrre gli unici stipendi fermi in Europa da 30 anni a questa parte.
Ma quando anche INAPP aumenta la già alta indennità di ente (ed inserisce performance brunettiane con l'accordo della triade e di ANIEF), il fatto che al CNR i lavoratori (tutti) siano rimasti al palo indica una profonda incapacità sindacale specifica di chi opera al CNR.
Per gettare fumo negli occhi si firma e si indicono assemblee sui temi più disparati. A cui, ritualmente partecipano i presidenti che non hanno sborsato un euro per aumentare i salari. Tipico del CNR. Ovviamente come per Inguscio, la Carrozza non ha detto un bel niente. Ma tanto l'accordo a costo zero se lo era portato a casa.
Allora viene normale al lavoratore CNR, di qualsiasi livello, pensare che quelli da mantenere bassi sono proprio gli stipendi, su cui l'ente continua a decidere senza trovare resistenza. Eppure, l'attività sindacale ha al centro dell'azione proprio il recupero salariale. Dovrebbe avere.
La firma di questo accordo significa che già ora bisogna organizzarsi per impedire che i fondi del comma 315 destinati ai passaggi per la valorizzazione del personale (a incrementare dunque gli stipendi) vadano alla completa gestione dei vertici.
È ora di passare dalla propria parte, di chiedere aumenti salariali veri. E chiaramente la nostra parte non può essere quella che inciucia con la presidente.
USB Ricerca – Pubblico Impiego