ENEA: A QUALCUNO PIACE FREDDA
LA MISSION IMPOSSIBLE DEL PROF TESTA
L’editto del “missionario” emanato, con sconsiderato decisionismo, due settimane fa dal Commissario ha suscitato il più generale sconcerto fra i dipendenti e i ricercatori. Sugli aspetti di ipocrisia moralizzatrice, di inutile penalizzazione di chi lavora sul campo, di ulteriore burocratizzazione e –complessivamente- di nullo effetto positivo sui bilanci ENEA, abbiamo già scritto (1). Altri spunti ci risulta siano stati segnalati da singole Unità Tecniche o da gruppi di dipendenti che nei giorni scorsi hanno bombardato con interventi vari il “cerchio magico” dell’intelligence insediata al 5º piano di Lgt Thaon de Revel. Per quanto ci riguarda crediamo che l’unica risposta sensata da dare alle proteste o alle mail spedite (non certo alle cose scritte da noi di USB che sappiamo grammaticalmente indigeste al prof Testa) sia quella di ritirare la circolare Prot ENEA/2014/63775/COMM. Punto e basta.
USB ritiene infatti che i gruppi operativi sui progetti, le strutture che portano avanti le attività, le unità che gestiscono fondi in gran parte provenienti da soggetti finanziatori esterni e in ogni caso procurati in virtù degli sforzi di ricercatori e tecnici, insomma tutti i soggetti bersaglio della circolare vadano rispettati nella loro maturità gestionale e che la loro autonomia –fattore decisivo di una forte capacità imprenditoriale- vada piuttosto salvaguardata dal rischio di tutele regressive e sbagliate.
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USB P.I. Ricerca