ENEA: Allarme contributi pensionistici?
Care colleghe e cari colleghi,
in merito alla questione innescata dalla recente Circolare n. 190/PER - riguardante la verifica della posizione contributiva da parte dei dipendenti ENEA, conseguente alla Circolare INPS n. 169 /2017 – va detto che nulla è cambiato per quanto riguarda il problema della prescrizione quinquennale dei contributi pensionistici, rispetto a quanto divulgato da USB Pubblico Impiego già nel mese di novembre 2017.
Per maggiore chiarezza riproponiamo, in allegato, il comunicato USB relativo alla circolare INPS 169/2017 la quale conferma che:
“nella liquidazione del trattamento di quiescenza spettante ai lavoratori pubblici iscritti presso la CPDEL (ENEA), CPS, CPUG e CTPS, si tiene conto dell’intero servizio utile prestato, ivi compresi i periodi non assistiti dal versamento dei contributi. Pertanto, anche in assenza di recupero della contribuzione dovuta alle predette casse, per avvenuto decorso del termine di prescrizione quinquennale, l’attività lavorativa svolta sarà considerata utile ai fini della liquidazione del trattamento di quiescenza; in questa ipotesi, ai sensi del comma 2 dell’art. 31 della L. n. 610/1952, l’onere del trattamento deve essere ripartito tra l’INPS e le Amministrazioni datrici di lavoro (“Nei casi di cui al comma precedente per i quali avvenga la valutazione in pensione dei servizi in fatto non assistiti da iscrizione, l’onere dell’assegno di quiescenza viene ripartito tra gli Istituti di previdenza e gli enti presso i quali i medesimi sono stati prestati…”).
È opportuno comunque che ciascun dipendente controlli la propria posizione contributiva e, qualora riscontri anomalie, effettui la procedura RVPA (Richiesta di Variazione di Posizione Assicurativa).
La RVPA può essere effettuata dal singolo interessato, basta essere registrati sul sito dell’INPS e possedere il PIN “dispositivo”. Un’operazione online quindi semplice e gratuita per la quale siamo, su richiesta, disponibili a fornire assistenza.
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