ENEA: RICERCA PUBBLICA, RICERCA PRIVATA E RICERCA MILITARE

Roma -

USB si batte da anni per una reale riforma del sistema della ricerca pubblica in Italia che veda gli EPR impegnati, ognuno per il proprio ambito di competenza, nel perseguimento di obbiettivi che vadano a vantaggio di tutti i cittadini, ossia rispondano ai bisogni della committenza sociale.

In questo quadro la proposta di un Dipartimento della ricerca pubblica alle dirette dipendenze della Presidenza del Consiglio rappresenterebbe un miglioramento sia nel coordinamento delle varie attività di ricerca (oggi parcellizzate tra Enti MIUR e non-MIUR), nello snellimento delle procedure e nella individuazione di risorse certe e strutturali per lo svolgimento delle attività nei singoli Enti, anche a carico della fiscalità generale.

Per quanto riguarda l’ENEA, la riduzione sistematica in questi ultimi anni del Contributo Ordinario dello Stato al di sotto del limite della sopravvivenza ha creato le condizioni per imporre - da parte dei vertici - una politica sempre più spinta di procacciamento di finanziamenti dall’esterno.

Questo significa che il prodotto dell’attività di ricerca potrebbe non rispondere più ai bisogni della collettività – come sarebbe se fosse finanziato dalla fiscalità generale – ma potrebbe essere condizionato o utilizzato in funzione di interessi ed obiettivi specifici di altre entità il cui core business è ben lungi dal perseguire il benessere sociale, snaturando così completamente l’identità di ente pubblico di ricerca.

Questo è il senso tutto politico di quanto espresso nel nostro ultimo comunicato riguardo in particolare allo “stop alla ricerca militare”: non è il personale coinvolto il problema, ma le scelte politiche fatte da questo ente.

USB P.I. Ricerca