Durante l’incontro del 15 Febbraio con la direzione del personale, abbiamo appreso con stupore che l’Ente intendeva applicare l’art. 20 comma 2 del Dlgs 75/2017 (l’articolo della legge Madia riguardante le procedure per la stabilizzazione degli assegni di ricerca) senza una selezione riservata. Altrettanto dicasi per le selezioni relative alle progressioni di carriera. Lo stupore era derivato non tanto dalla posizione dell’Amministrazione (discutibile, come affermiamo noi, ma legittima), ma soprattutto dal fatto che i sindacati confederali presenti al tavolo “ufficiale” non avessero fatto minimamente cenno alle selezioni già avviate e terminate in altri enti di ricerca, avvalendosene per ribattere la posizione dell’Amministrazione.

Per questo abbiamo intrapreso una vivace discussione con l’Ente, e stiamo inviando i bandi prodotti da altri EPR che hanno istituito selezioni riservate per la stabilizzazione di assegni di ricerca e Cococo. Abbiamo, come ci è spesso capitato, affrontato un’inquietante (per i loro iscritti e simpatizzanti, non certo per noi) incapacità dei confederali a portare nei differenti Enti di Ricerca modelli migliorativi. In questo processo il Crea è sicuramente il più avanzato dove quello che avevamo chiesto è già stato applicato, nel rispetto della legge ma anche del diritto dei lavoratori precari.

Nei giorni prossimi invieremo all’Enea anche altro materiale a supporto della nostra richiesta.

Leggi tutto nel comunicato allegato!

USB P.I. Ricerca