ENEA: TESTA O CROCE

Roma -

La nomina sotto le “ferie d’agosto” di Federico Testa a Commissario dell'ENEA, per le sue caratteristiche di “imprevedibilità estiva” oltreché di “continuità emergenziale”, coglie tutti di sorpresa ma presenta diversi aspetti contraddittori e discutibili.

 

Non sono qui in discussione le note biografiche del “nominato” né le caratteristiche della sua collocazione politico sindacale che ognuno può rintracciare in rete e valutare secondo sensibilità o circostanze. Quello che ci preme sottolineare è che dopo cinque anni di gestione Lelli, dopo tutte le mobilitazioni del personale ENEA a favore di un nostro rilancio, dopo le tante richieste di una “normalizzazione virtuosa” in grado di mettere in campo una direzione collegiale di alto profilo scientifico e di forte contrasto alla quaresima infinita dei tagli, insomma dopo cinque anni vissuti all’ombra di un commissariamento “di crisi” tutto avremmo voluto meno che un nuovo capitolo di una gestione ancora provvisoria, segnata dall’incertezza dei tempi e mirata a coprire le urgenze di una ennesima transizione.


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