ENEA: UN ACCORDO PRECARIO "SCRITTO SULL'ACQUA"
Non organizzano assemblee, non mettono in discussione niente, non sottopongono nessun accordo ad alcuna verifica. Godono di una rappresentatività “bulgara” e di condizioni d’esercizio dell’attività sindacale a tempo pieno ma a volte non studiano manco le carte della controparte e accettano ciò che viene loro “offerto”. Stiamo parlando dei sindacati confederali (Cgil, Cisl e Uil) e del loro ruotino di scorta Anpri.
L’ultima “tavolata” apparecchiata venerdì 30 in Sede col Commissario ha portato alla firma di un testo che rivede al ribasso le possibilità di rinnovo dei contratti a tempo determinato. La chiamano trattativa ma in realtà, spesso, è una chiacchierata a tratti pure grottesca. Come quando al momento di rileggere la proposta ENEA qualcuno ha “scoperto” che la data della scadenza TD non andava oltre il prossimo anno (a dispetto perfino di quanto concesso dalla Legge di Stabilità): “ma non si potrebbe –ha suggerito un confederale- mettere 2018 come scadenza?” beccandosi così la pronta risposta del Commissario “ma veramente siete stati voi a dire di mettere 2016… l’unica voce diversa è stata USB.. quindi ho scritto come convenuto!”.
A parte la sceneggiata che ha concesso al Prof Testa il primo successo della sua avventura ENEA la realtà è questa: i contratti TD hanno al massimo un rinnovo certo di un anno, quelli del Tecnopolo non escono dalla condizione di rischio, sugli assegni di ricerca a parole “non c’è problema” ma per ora non c’è nulla neanche una data su cui rivedersi, in autunno al momento del bilancio preventivo si faranno due conti di cassa e secondo le disponibilità si decide i TD da rinnovare, quelli coperti dai progetti o quelli che possono essere spostati altrove mentre “chi è fuori è fuori!”
E’ l’applicazione dell’Economia Domestica del Prof Testa partendo al settore più debole quello cioè del Lavoro Precario anzi Flessibile come si chiama oggi.
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USB P.I. Ricerca