IIT, la lotta paga! Si parte col contratto aziendale della ricerca
Il confronto del 3 aprile con l’azienda non può dirsi che positivo. Come positiva è l’ambizione che il contratto aziendale per IIT può e deve essere il primo contratto di ricerca privata (seppur a completo finanziamento pubblico) italiano.
Gli interventi al tavolo da parte datoriale sono stati di recepimento di questo aspetto. E per USB questa è una buona partenza. Di più, oltre alla verbalizzazione dell’incontro e ad un calendario serrato non potevamo attenderci.
Di più, invece, ci attendiamo su sede di trattativa e presenza RSU (regolarmente eletta, lo precisiamo visto i tentativi di delegittimarla). Ma su questo crediamo che debbano far chiarezza altri. Come USB lo abbiamo chiarito e correttamente riportato. Per noi Genova e l’RSU sono indispensabili. Anche per seguire la linea del contratto aziendale che rispetti le peculiarità dell’Istituto, più volte richiamate dalla stessa dirigenza dell’Ente.
I piani sindacali nazionale e regionale possono, ovviamente, fornire strumenti ed elementi essenziali alla trattativa, ma solo l’RSU può rappresentare e sostenere al meglio le esigenze e le aspirazioni dei lavoratori di IIT.
Del resto, l’apertura del tavolo di confronto è il risultato della mobilitazione che l’RSU in carica ha promosso, riscuotendo ampissimo sostegno da parte dei lavoratori della Fondazione.
Su tutto il resto si tratta. Vediamo se al secondo round ci sarà più chiarezza. Per ora l’apertura del tavolo del primo contratto di ricerca privata è importante.
USB e i delegati RSU eletti nella nostra lista sono pronti.
Lotta e trattativa. Questo è sindacato!
USB Lavoro Privato