INAF, gli astrofisici precari si incatenano allo Zodiaco. USB: ci sono le risorse e le norme per assumere tutti
Questa mattina un gruppo di ricercatori e tecnici ultraspecializzati, precari storici dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, si sono incatenati presso la sede nazionale dell’ente, in viale di Parco Mellini (Zodiaco) a Roma, e manifestano contro il piano di assunzioni dell’ente che pur in presenza di risorse e di norme ha avviato solo 60 stabilizzazioni rispetto ai circa 300 aventi diritto.
La decisione, ribadita in più occasioni, non rispetta le circolari applicative che la Funzione Pubblica ha emanato per avviare in modo più generale possibile un piano assunzionale per gli enti pubblici di ricerca, grazie anche ad un investimento di 4,5 mln per l’INAF derivato dalla legge di bilancio.
USB e i ricercatori incatenati richiamano l’attenzione del nuovo esecutivo Conte e del Parlamento sulla ricerca pubblica italiana, sulle stabilizzazioni ancora parziali e sulla necessità di incrementare i fondi destinati a questi enti, per uscire dal precariato ma anche per migliorare le condizioni di estrema arretratezza in cui sta degradando il settore.
I ricercatori INAF minacciano di ‘campeggiare’ sotto al cielo di Roma davanti alla sede dell’INAF, continuando le loro ricerche e le loro osservazioni dello spazio, fino a che l’ente non applicherà le norme e non avvierà un piano assunzionale che preveda l’assunzione di tutto il personale precario storico al di là dei requisiti della stabilizzazione.
USB richiama alla mobilitazione tutto il personale INAF!