Inapp, no alle prepotenze dell’amministrazione sul lavoro agile
Apprendiamo con stupore che il “caro” Direttore del Personale ha inviato ad alcune lavoratrici e lavoratori una mail, come al solito dai toni intimidatori e del tutto inopportuni (oltretutto inviata per conoscenza anche al dirigente di riferimento), sul presunto mancato rispetto della percentuale di lavoro agile sul precedente accordo individuale (aprile – settembre 2022).
Nella mail, si intima al destinatario di fornire motivazioni sul mancato rispetto dell’impegno assunto nell’accordo, sebbene non vi fosse nessuno specifico riferimento alla condizione che il conteggio delle giornate di lavoro agile venisse fatto al netto dei permessi e delle ferie. In alcuni casi, inoltre, si tratta di permessi Legge 104!
USB si oppone, per ora per le vie informali, ad ogni successiva rideterminazione delle modalità di conteggio contestate nella comunicazione inviata dal Direttore del Personale, garantendo il supporto alle lavoratrici e ai lavoratori a fronte di questa ennesima prepotenza. A tal proposito, si chiede all’amministrazione Inapp che venga fatta formalmente chiarezza su come nell’attuale accordo di lavoro agile (ottobre 2022- marzo 2023) deve avvenire il conteggio rispetto ai permessi L.104, malattie e congedi parentali.
Inoltre, cogliamo anche l’occasione per esprimere il più profondo disappunto rispetto alla scelta di attribuire a Valyouness l’erogazione dei benefici socio assistenziali 2020 (i cari estinti buoni di Natale): una piattaforma con pochi servizi, soprattutto su Roma, e a costi notevolmente maggiorati. USB, su mandato dell’assemblea del personale, avvierà gli opportuni accertamenti inerenti il bando e le modalità contrattuali attraverso cui tale società si è aggiudicata la commessa.
Rispetto alla ventilata possibilità di applicare l’art.52 del D.L. 80/2021 espressa dall’amministrazione dell’Inapp, USB ribadisce quanto più volte sostenuto (i primi e spesso in solitudine), ovvero l’urgenza improrogabile di applicare l’art.22, in quanto unico reale strumento normativo in grado di dare una risposta concreta all’atavico sotto-inquadramento, ormai più che ventennale del personale Inapp.
Infine, per quanto riguarda la volontà dell’amministrazione Inapp di proporre una polizza sanitaria, già a partire dal 2023, per il personale che vorrà sottoscriverla USB propone all’amministrazione di considerare la possibilità di coprire le spese sanitarie sostenute nelle strutture della sanità nazionale pubblica, attraverso convenzioni ad hoc.
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