INRAN: La cura ha funzionato: il paziente è morto!
Il Presidente e il Direttore Generale dell’INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) martedì 17 aprile hanno convocato le Organizzazioni Sindacali per comunicare che allo stato attuale il bilancio di previsione per il 2012 non può essere approvato perché a fronte di una spesa di circa 23 milioni di euro per le sole spese ordinarie sono previsti solo circa 16 milioni di entrate. In mancanza di, non escluse, ma non certe, ipotesi di ulteriori introiti, il funzionamento dell’Ente è garantito solo fino a settembre.
Era davvero imprevisto il triste epilogo dell’ Ente di Ricerca che dovrebbe svolgere un ruolo chiave in un settore strategico per la qualità della vita dei cittadini? Da tempo USB denuncia che molte decisioni, soprattutto sulla gestione del personale e ancor più del personale precario, sembravano dettate da una esigenza di un risanamento volto al ridimensionamento del ruolo dell’ Ente. E’ vero, quindi, che l’amministrazione è riuscita a risolvere una situazione debitoria grave; ma non è riuscita, o forse non era il suo obiettivo, di creare le condizioni per il rilancio dell’Ente. Così si chiude in pari il bilancio del 2011, ma si manda l’ INRAN in liquidazione nel 2012.
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USB P.I. Ricerca