ISPRA: Mozione dell'assemblea dei lavoratori del 22 maggio 2014
I lavoratori dell’ISPRA riuniti in assemblea il 22 maggio, analizzata la situazione dell'Istituto nel contesto generale (riforma sistema agenziale, spending review, jobs act, blocco dei contratti), preso atto:
· della debolezza o incapacità politica dei vertici, che non assicura il mantenimento degli impegni da loro presi su ISPRA e precariato;
· del comportamento delle altre OO.SS. in merito agli accordi recentemente firmati o in discussione (salario accessorio, passaggi di livello Art. 54, regolamento ispettori ambientali, riduzioni economiche o mancati passaggi di gradone in applicazione della “meritocrazia”);
· dei rilievi del MEF e della FP al piano di fabbisogno del personale;
· del rischio delle proroghe dei contratti a TD su fondi esterni;
· dell’ipotesi di assumere a TD da graduatorie non ISPRA;
· delle notizie di indirizzamento della nuova struttura organizzativa ancora verso una iperburocratizzzione e una conservazione non funzionale alle attività ai compiti istituzionali dell'ISPRA.
concordano e danno pieno mandato ad USB per contrapporsi in ogni modo e in ogni luogo al tentativo di riportare indietro di anni il nostro Ente, annullando tutto il percorso virtuoso che i lavoratori hanno costruito fino ad oggi (dalla omogeneizzazione delle retribuzioni dei lavoratori provenienti dai tre enti accorpati alla riassunzione dei lavoratori precari licenziati nel 2009, dal salvataggio dell’ISPRA dai tentativi di soppressione all'approvazione di un piano di fabbisogno del personale che garantirebbe negli anni il superamento della precarietà ma anche il rafforzamento dell'ISPRA tramite la stabilizzazione del suo livello occupazionale/pianta organica).
Si decide pertanto di dichiarare lo stato di agitazione, anche in sintonia con la dichiarazione di sciopero generale del Pubblico Impiego del 19 giugno, per ottenere:
* il mantenimento degli impegni che DG e Presidente avevano assunto rispetto ai lavoratori precari storici, a una Struttura Organizzativa che risponda alla funzionalità dell’Istituto, prospettiva di carriera per i lavoratori all’interno del CCNI.
* il rispetto della L.128 del 2013 che deroga gli E.P.R. in materia di reclutamento del personale.
* l’impegno dei vertici a difendere il piano assunzionale presso il MEF e la F.P.
* l’impegno del nuovo CdA a mettere in atto tutte le pratiche per attuare il consolidamento del ruolo e delle attività dell’Istituto, che deve passare per una riorganizzazione e regolamentazione snella e funzionale.
* l’emanazione di un regolamento per il funzionamento del Consiglio Scientifico, che diventi un vero organo consultivo del CdA nella predisposizione del piano delle attività e delle dotazioni organiche di struttura, dei criteri di valutazione del personale che cancellino ogni ipotesi di performance riservata ai dirigenti I-II fascia dell’ISPRA.
* l’emanazione del regolamento di reclutamento del personale che separi la formazione dal lavoro strutturato e che fissi gli accessi dall’esterno in misura percentuale maggiore al I livello in modo da riservare una percentuale molto maggiore del 50% fissato da Brunetta per gli avanzamenti di carriera dei III livelli.
* un incontro col Ministro vigilante per la restituzione del taglio pari a circa 2 mln di euro per il 2014 e, anzi, aumentare il finanziamento strutturale, anziché continuare ad investire in esternalizzazioni costose e poco funzionali.
USB P.I. Ricerca