Ispra occupato: commissario addio, il presidente incaricato prepara i licenziamenti
Avanza a passi da gigante la crisi istituzionale all'ISPRA, dove i giorni di occupazione hanno raggiunto la doppia cifra.
Dopo le dichiarazioni di venerdì scorso, il Commissario Straordinario (ex presidente) De Bernardinis, ha rinunciato all'incarico di "traghettamento" verso la presidenza di Stefano Laporta (attuale Direttore Generale) che non potrà avere poteri prima di circa un mese, denunciando la mancanza delle garanzie da lui richieste al ministro Galletti al momento del commissariamento.
"USB PI ha quindi deciso di non partecipare al tavolo tecnico convocato per oggi da un'amministrazione acefala, che ha già espresso - in diretta streaming - la volontà di mandare a casa decine di lavoratrici e lavoratori con (in media) un decennio di esperienza, ritenendo il livello dell'incontro insufficiente per lo stato di crisi e la mobilitazione in atto. La congiuntura politica e sociale è particolarmente drammatica - dichiara Claudio Argentini - e dimostra la necessità di proseguire con l'occupazione e le iniziative di lotta all'ISPRA. Il ministro Galletti, evidentemente più preoccupato delle soglie per accedere in parlamento che di quelle delle emissioni in atmosfera dei gas serra o di altri detrattori ambientali, ha ancora una volta dimostrato disinteresse e spregio verso l'Istituto, restando sordo alle richieste di risorse per il rilancio dell'ISPRA ed il salvataggio dei precari. Anche il Tribunale di Roma dimostra che la via del mantenimento in servizio fino ad assunzione per evitare le condanne al pagamento del risarcimento a seguito di danno solo per è percorribile anche all'ISPRA, come lo è stato all'ISS”.
Si rafforzano quindi le richieste del personale occupante:
1) apertura di un tavolo politico tra Ispra, Ministero ed USB PI sul rilancio dell'ente nell'ambito del SNPA;
2) definizione all'interno dell'ISPRA del piano assunzionale 2018-2020 sulla base del nuovo T.U. del Pubblico Impiego in via di pubblicazione, con conseguente rinnovo sine die di tutti i precari in servizio indipendentemente dalle modalità di finanziamento presenti nell'ente.