ISTAT: In azione contro il Jobs Act
Questa mattina una folta rappresentanza dei precari Istat ha interrotto i lavori di apertura del convegno “Il non profit in Italia”, alla presenza del Ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Nel convegno vengono presentati alcuni risultati del Censimento delle istituzioni non profit, realizzato in gran parte attraverso il contributo dei lavoratori precari. Uno striscione dal titolo “Precariato: non approfittatene!” è stato esposto, e un intervento ha contestato duramente la logica e contenuti del decreto legge 34, meglio noto come “Jobs Act”, nome scelto nel patetico tentativo del neo-presidente del consiglio Renzi di accreditarsi come l “Obama” italiano.
E’ stato chiaramente affermato che l’ulteriore riduzione delle limitazioni all’uso dei contratti a termine (eliminazione della causale e possibilità di 6 proroghe per i contratti di durata fino a 36 mesi) è parte di una strategia per generalizzare la precarietà, che troverà applicazione anche nel settore pubblico e che si aggiunge al Decreto D’Alia nel costruire un futuro di “precarietà a tempo indeterminato”.
Il ministro, che di precarietà se ne intende poiché a lungo presidente della Legacoop nazionale, non ha fornito risposte di un qualche interesse, salvo rinviare a tra 12 mesi la valutazione sugli effetti di questo insieme di misure.
USB-PI Istat sostiene l’iniziativa autonoma di oggi del Coordinamento Precari Istat (di cui in allegato trovate il comunicato distribuito oggi in sala), alla quale ha partecipato attivamente, e invita tutti i lavoratori Istat a partecipare alle future mobilitazioni contro le ulteriori misure (che si già annunciano nel DEF) che ci riserverà il governo Renzi e allo sciopero generale del Pubblico Impiego che USB–PI sta organizzando.
USB-PI Istat