ISTAT: Se toccano uno, toccano tutti
Dopo mesi di tentennamenti, finalmente l'amministrazione ha chiarito ieri la sua strategia per affrontare "una per una", come scritto dal Presidente il giorno prima, le vertenze aperte in Istat e ripristinare il clima di fiducia necessario a percorrere la strada della modernizzazione.
Si tratta di individuare "uno per uno" i lavoratori che decidono di lottare, e di aprire procedimenti disciplinari per minacciarli, intimidirli, farli stare zitti.
Ieri un gruppo di lavoratori precari, accompagnati anche da una delegazione dei lavoratori IV-VIII solidali, aveva deciso di fare visita di nuovo al comitato che sottopone a "peer review" l'ISTAT per verificarne la "compliance" con i 15 punti dello "European statistics code of practice". Oggetto dell'incontro, le condizioni del "Junior Staff" dell'Istat, in massima parte precari.
Quasi ovvio perciò aspettarsi una visita da parte di lavoratori che conducono da quasi 5 anni una vertenza dura e ancora apertissima.
Il DG "democratico e progressista" che ha tutta la fiducia di questo Presidente innovativo ha quindi gettato la maschera: incapace di di produrre in 3 mesi una tabella con i risparmi relativi all'art.53 del personale cessato, ora prova con il più facile compito dell'identificazione dei lavoratori che disturbano gli eventi "vetrina", arrivando a chiedere al responsabile delle relazioni sindacali (un funzionario che si occupa di tenere aperto il filo del confronto e del dialogo anche e soprattutto nei momenti "caldi") di procedere alle identificazioni come un appuntato.
Per facilitare il compito, e consapevoli delle limitate capacità analitiche del DG, gli forniamo in allegato materiale utile relativo ai due delegati USB ieri presenti nel gruppo dei sovversivi.
Questa arroganza va fermata subito, o produrrà conseguenze ben più gravi di quelle minacciate ieri. In un certo senso si tratta di una scelta strategica: dato che non vogliono soddisfare le richieste dei lavoratori, i lavoratori devono smettere di avanzare richieste. Progressioni e contratti stabili per nessuno, provvedimenti per tutti.
Che si voglia colpire questa alleanza tra precari e IV-VIII, che inizia a costruirsi nella lotta, chiarisce che la strada è quella giusta e che già siamo oltre le vertenze "locali".
E' in questione la natura stessa dell'Istat che verrà, e la nostra dignità di lavoratori.
Invitiamo tutti a partecipare alle assemblee di sede che si svolgeranno già oggi, per decidere insieme come rispondere.
Il collettivo di USB-PI Istat