L'ISTAT parte in quarta con la valutazione. Tutti zitti!

Uno strano silenzio circonda l'applicazione delle norme brunetta anche alla ricerca. Frutto del collaborazionismo rilanciato con l'intesa del 3 maggio.

Roma -

Certo è l’ente di ricerca vigilato dal Ministro Patroni Griffi , collaboratore del Ministro brunetta.

Certo con l’intesa del 3 maggio CGILCISLUIL hanno avvallato la ripresa del DL150/09 e accettato i tagli della spending review (per altro effettuati all’ISTAT a differenza di quanto pomposamente dichiarato prima dell’approvazione dai vari pantaleobonannicivica).

Certo le dirigenze per prendere i loro premi devono dimostrare che applicano ferree linee valutative.

MA AD OGGI IL DL 150 NON E’ APPLICABILE!

PER QUESTO USB LI HA DIFFIDATI A NON APPLICARE LA PERFORMANCE!

Il silenzio che i potenti sindacati storici dell’ISTAT tengono sull’argomento è imbarazzante. In altri enti USB ha subito diffidato ogni tentativo di applicare la legge. Forse in Istat non è avvenuto?

Poco interessa oggi le mancanze. Di certo è che i sindacati che hanno firmato l’intesa del 3 maggio (tutti tranne USB PI!) devono per forza di cose tacere. Loro quella valutazione la condividono specie se potrà consentirgli sui clientelari dei premi (?) economici che ne conseguiranno.

Così mentre il DPCM sul turn over 2009 e 2010 veniva “causalmente” approvato dopo le lotte di fine luglio di USB, l’ISTAT tenta con questo colpo di mano di riportare indietro i lavoratori ISTAT. E così risulta ancora più chiaro che senza un sindacato di base forte e diffuso risulterà facile a questa amministrazioni tagliare salari e promuovere clientele!

Non si può continuare a restare inerti dopo questi ultimi anni di regressione! Organizzati anche tu in ISTAT in USB PI, il sindacato di base rappresentativo nel Pubblico Impiego.

ANCHE NELLA RICERCA!