MA NON AVEVANO SALVATO LA RICERCA?
Il governo affonda il pubblico impiego. La Ricerca non viene risparmiata!
Il governo affonda il pubblico impiego. La ricerca non viene risparmiata!
A sentire CgilCislUil, avevano vinto. La ricerca (per un anno) era salva.
Panzane!
La ricerca - come tutto il pubblico impiego, come tutto il Paese - paga un debito andato agli affaristi, ai corrotti (e se si va a vedere il caso Ilva o la formazione, tra questi potrebbero esserci pure i sindacalisti confederali), agli evasori.
D'altra parte ricordiamo come la Cgil festeggiava l'avvento del nuovo governo. La Camusso e con essa tutta l'organizzazione hanno evitato di scioperare quando si sarebbe dovuto fare, perché era contro un governo amico.
Ora, pur difendendo l'unità con la Cisl (e gli iscritti Cgil devono essere consapevoli di essere alleati con quelli della Cisl!), dicono che faranno sciopero a fine Settembre. E su quali basi? L'intesa del 3 maggio fra governo e sindacati confederali conteneva già tutto quello che regola la spending review! Il governo amico ha, quindi, ottenuto che i sindacati amici accettino la mobilità dei colleghi INCA e la privatizzazione dell'ENSE, la riduzione delle risorse per tutti gli enti dal 2013 e per quelli non vigilati dal MIUR da quest'anno, la riduzione delle piante organiche dei livelli IV-VIII (e con essa minori assunzioni di precari e meno carriere!).
Sia chiaro che i responsabili dello sfascio sono le banche e i governi, anche perché CgilCislUil non contano più niente nemmeno negli enti stessi, ma l'ipocrisia con cui hanno festeggiato per aver ottenuto la 'salvezza' della ricerca è pericolosa quanto le azioni governative. Il loro collaborazionismo sebbene sempre più evidente 'rende assuefatti' i lavoratori ed i cittadini. E cosi perdiamo diritti e paghiamo più tasse, con sempre minori servizi.
CgilCislUil sono consci di non poter giocare alcun ruolo, per questo rumoreggiano. Ma questo non e' fare sindacato!
Ora, proprio il giorno dopo la fine delle false speranze, ora che i tagli provocheranno meno ricerca, più mobilità e licenziamenti di precari, serve un sindacato che non firmi in bianco lo smantellamento dei beni pubblici! Proprio il giorno dopo che l'intesa del 3 maggio è divenuta legge c'e' bisogno di conflitto e di reazione. Perché le banche non hanno ancora finito di divorarci e la ricerca, e con essa tutti i servizi pubblici, sono maggiormente in pericolo.
E oggi più che mai sappiamo che il sindacato che serve siamo noi!
Passa con USB e generalizza le lotte per difendere la ricerca pubblica e cacciare questo governo!
USB P.I. Ricerca