Morire a 40 anni, precario, con un contratto in nero, per amore della ricerca

USB P.I. condanna l’ipocrisia delle istituzioni!

Roma -

Luigi Michaud era un assegnista di ricerca. A 40 anni e a 13 dalla laurea era ancora in formazione. Eppure aveva decine di pubblicazioni recensite su importanti riviste scientifiche. Eppure da anni partecipava a missioni impegnative e prestigiose. Un assegno di ricerca a 40 anni è lavoro nero, uno strumento di formazione usato per pagare poco un lavoratore, peraltro, altamente specializzato. È pagare 1200 euro al mese un lavoratore senza dargli un futuro, una previdenza, la stabilità che tutti i lavoratori dovrebbero avere specie se esercitano professioni ad alto rischio. E la sua lo era.

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