Mozione dell'Assemblea del personale del 28/02/2017

I lavoratori, riuniti oggi 28 febbraio nella assemblea indetta dalla USB, a seguito delle informazioni diramate dalla stessa amministrazione a tutte le OO.SS in merito allo stato di crisi finanziaria in cui versa l’istituto,
concordano nel


 sottolineare l’urgenza di procedere alla stabilizzazione di tutto il personale precario, attraverso un investimento di risorse istituzionali per un importo pari a: 15 milioni di euro (fondo di rotazione), oltre a 6,5 mln (ad oggi cedute ad ANPAL), a seguito della mobilità coattiva e volontaria del personale ex-INAPP;
 ribadire come l’indisponibilità ad incrementare tali risorse da parte del Ministero del lavoro e politiche sociali costituisca la prova, silente e fattuale, che il Governo ha deciso per la chiusura definitiva dell’unico EPR chiamato a svolgere funzioni di valutazione delle politiche messe in atto in tema di lavoro, politiche sociali e formazione, senza farsi pubblicamente carico di tale scempio in termini di responsabilità politica;
 chiedere alla Direzione e alla Presidenza INAPP un’informativa trasparente e documentata in merito all’entità della crisi finanziaria in cui versa l’Istituto. Tale crisi si ritiene da tempo annunciata, dato il contenuto del 150/2016 che, se da un lato attribuisce funzioni pregiate all’Istituto (analisi e valutazione delle politiche sociali, del lavoro e della formazione), dall’altro ne impedisce la sostenibilità finanziaria. Ciò potrebbe comportare l’interruzione dei contratti precari in essere e il conseguente licenziamento dei circa 250 TD a seguito dell’imprescindibile cessione prevista di risorse economiche e umane ad Anpal;
 esigere una chiarezza circa il parallelo e contraddittorio persistere di rilevanti e recenti affidamenti autorizzati dall’Amministrazione, inconciliabili con il presunto stato di dissesto finanziario;
 ritenere inaccettabile e insostenibile il processo di indebolimento progressivo del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, che, in qualità di soggetto vigilante, dovrebbe svolgere la sua funzione di garante dello sviluppo dell’istituto pubblico di ricerca INAPP, garantendone la terzietà nella fasi di analisi, monitoraggio e valutazione delle politiche, anziché devolvere alla nuova Agenzia per le politiche attive del lavoro (Anpal) funzioni e risorse economiche, nonché il ruolo di Autorità di gestione del FSE.

Vogliamo chiedere chiarezza ad un Ministero del Lavoro che ha firmato la resa un anno fa a favore di Anpal e chiedere al Governo una nuova governance: un Istituto pubblico di ricerca indipendente e autorevole, vigilato direttamente dalla Presidenza del Consiglio e con la stabilizzazione del personale precario.