NO AL BARACCONE ISFOL-ITALIA LAVORO
USB PI scrive al Ministro del lavoro
Difendere la ricerca pubblica!
Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
Prof. Enrico Giovannini
e p.c. Al Sottosegretario del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Prof. Carlo dell’Aringa
Al Presidente della Commissione Lavoro, Previdenza Sociale della Camera
On. Cesare Damiano
Roma, 24 giugno 2013
Oggetto: Dissenso proposta di accorpamento Isfol- Italia Lavoro
Lo scorso 20 giugno si è svolta in Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, l’audizione del Presidente di Italia Lavoro S.p.A., Ing. Paolo Reboani, nell’ambito dell’Indagine conoscitiva sulle misure per fronteggiare l’emergenza occupazionale, con particolare riguardo alla disoccupazione giovanile. In tale sede Reboani ha affermato che “..è arrivato il tempo affinché il Ministero del Lavoro rifletta sulla struttura delle sue agenzie tecniche…attualmente articolata in due Agenzie Tecniche, Italia Lavoro e ISFOL…...esse vanno riunificate in un processo complesso che non può non essere fatto, ai fini di aumentare l’efficienza delle politiche per il lavoro…”.
USB stigmatizza il comportamento dell’Ing. Reboani ritenendolo scorretto e improprio, anche rispetto agli obiettivi
e alla natura tecnica dell’audizione. Il giorno precedente il Presidente dell’ISFOL, Prof. Pietro Antonio Varesi, chiamato a fornire proposte sui medesimi temi, si è attenuto alle richieste espresse dalla Commissione; diversamente, il Presidente di Italia Lavoro ha sfruttato l’occasione per divagare su questioni strategiche e politiche, non coerenti con gli obiettivi dell’incontro, ma sicuramente funzionali ad un miglioramento del posizionamento della propria S.p.A.
Nel ricordare che l’ISFOL non è un’Agenzia, ma un Ente Pubblico di Ricerca, è poco chiaro come si possa migliorare l’efficacia e l’efficienza delle politiche nazionali del lavoro sopprimendo l’unico Ente Pubblico di Ricerca nazionale che produce conoscenza e strumenti interpretativi dei fenomeni sociali, come quello della disoccupazione giovanile. Inoltre, il recente passato dimostra che l’efficienza non si raggiunge accorpando Enti, per giunta con natura giuridica diversa. Al contrario, azioni di questo tipo determinano la dispersione di capitale umano, del patrimonio dei saperi e delle conoscenze, causando come unico effetto un danno per la collettività ed il bene comune.
Ci rivolgiamo a Lei, Ministro, augurandoci che il ventilato progetto di accorpamento venga respinto al mittente, che il settore della Ricerca Pubblica venga rafforzato – come da Lei affermato anche nel “documento dei saggi” - e che le funzioni e il ruolo dell’ISFOL vengano potenziate a beneficio del sistema Paese, anche in previsione dei finanziamenti europei provenienti dalla programmazione 2014/2020. A tale proposito USB ritiene che non sia più rinviabile l’approvazione del nuovo Statuto per avviare un’azione credibile di rilancio dell’istituto. Pertanto Le rinnoviamo la richiesta d’incontro, come già espresso da ns. lettera del 13 c.m.
In attesa di un riscontro, si porgono distinti e cordiali saluti
p. Esecutivo Nazionale Ricerca
Enrico Mari