Ordine del giorno approvato dall'assemblea dei delegati ed eletti RSU di USB PI settore Ricerca
L’assemblea dei delegati e degli eletti RSU di USB PI Ricerca riunita a Roma il 5 maggio 2016 conferma il giudizio fortemente negativo sulla bozza di riforma degli enti Pubblici di Ricerca targata Giannini, già espresso immediatamente dopo la pubblicazione del testo.
L’assemblea ritiene che la bozza di riforma sia parte di un unico progetto complessivo, comprendente la cancellazione del comparto di contrattazione e il nuovo Piano Nazionale della Ricerca, che prevede il completo assoggettamento della Ricerca Pubblica alle esigenze dell’impresa. Così come concepita l’ipotesi Giannini crea le condizioni per licenziamenti di massa, stimabili in 8mila unità, dei lavoratori precari, sacrifica due generazioni di ricercatori in funzione degli interessi della casta dei nuovi “baroni” e provoca esuberi tra il personale di supporto, te4cninci e amministrativi.
Dopo la contestazione al Ministro Giannini del 29 aprile al CNR di Pisa, l’assemblea decide di confermare lo stato di agitazione del personale, di ruolo e precario, degli EPR già proclamato da USB PI Ricerca e da il via ad assemblee da tenersi in tutti gli enti per informare i lavoratori sui contenuti della bozza di riforma ed organizzare le iniziative, sia di ente che generali, per contrastarla.
Sempre nell’ambito delle iniziative contro la riforma Giannini/Madia, l’assemblea decide inoltre di aderire alla nuit debout della Ricerca che si terrà a Palazzo Vidoni domenica 15 maggio e da mandato all’esecutivo di USB PI Ricerca di attivare le procedure per la proclamazione dello sciopero di tutto il personale degli EPR.