PRECARIATO, BLOCCO DEL CONTRATTO, ACCORPAMENTO DEGLI EPR, UNA SOLA RISPOSTA: SCIOPERO GENERALE!
Precariato: Il Governo non ha ritenuto degni di citazione nei 45 punti della riforma della PA i precari del Pubblico Impiego. Questa è la considerazione che questo Esecutivo ha di chi da anni spende la propria vita lavorativa dentro la PA e rischia di esserne espulso tra due anni. Tanto meno trovano cittadinanza nel documento Renzi-Madia i precari della Ricerca. Però si trova comunque il modo di ribadire, seppure indirettamente che nella PA si entra per concorso, come a dire cari precari fate i concorsi e vinceteli se volete avere dei diritti, ignorando peraltro le numerose idoneità che vantano i precari. Questo ennesimo schiaffo ai precari, non è il primo di questo Governo, cala in situazione esplosive all’interno degli enti, nei quali i tagli della spending review e alcuni accorpamenti di enti hanno creato condizioni economiche difficilissime costringendo USB a battersi quotidianamente per non far licenziare i precari.
È evidente che l’obbiettivo della proroga infinita che praticano i sindacati collaborazionisti risulta debole e non risponde alle esigenze dei precari. L’unica parola d’ordine possibile è stabilizzazione per tutti i precari della ricerca! Non confiniamo la protesta negli enti, scendiamo in piazza per far sentire la nostra voce a chi ignora scientemente l’esistenza stessa dei precari, a chi vuole condannare intere generazioni alla precarietà a vita, a chi nega ai precari dignità, diritti e stabilità, a questo Governo, a Renzi, alla Madia e ai loro mandanti della BCE, della UE, dell’FMI.
DIFENDIAMO IL DIRITTO ALLA STABILIZZAZIONE DEI PRECARI DELLA RICERCA: SCIOPERIAMO IL 19 GIUGNO
CCNL. Il nostro contratto è fermo al 2009. Ad oggi il blocco è prorogato di fatto fino al 2020; non lo diciamo noi, è scritto del Documento Economico del Governo. L’aggiunta del punto 45 nel documento di presentazione della riforma della PA, relativo alla volontà di affrontare il tema, è uno sfacciato specchietto delle allodole privo di qualsiasi concretezza. Se non stanziano le risorse non si rinnovano i contratti.
Vale la pena ricordare che il rinnovo contrattuale non ci rende più ricchi, adegua semplicemente il nostro salario al costo della vita, per cui se ci tengono fermo il salario per 11 anni, mentre fuori tutto aumenta (prezzi, tasse, etc.), noi scivoleremo inesorabilmente verso la povertà!
La questione salariale non è rinviabile! Hanno bloccato salari e assunzioni come rimedio alla crisi, ma la spesa pubblica invece di diminuire è aumentata. Non sono quindi i lavoratori a gravare sulla spesa pubblica, ma la corruzione ed il malaffare, che, come dimostrano gli ultimi avvenimenti, continuano ad imperversare.
DIFENDIAMO LE NOSTRE VITE DALL’IMPOVERIMENTO: SCIOPERIAMO IL 19 GIUGNO!
Ricerca Pubblica. Il Governo Renzi nel documento descrive una ricerca “strettamente connessa allo sviluppo economico del Paese”, indirizzata esclusivamente verso l’interesse dell’impresa. Addio quindi alla ricerca che crea sapere, che accresce la cultura, che incide sulla qualità della vita degli abitanti di questo Paese. Una Ricerca ridimensionata e accorpata in centri di eccellenza, senza spiegare cosa ne sarà di ciò che resterà fuori. Sappiamo invece per certo che all’ISTAT chiuderanno le sedi periferiche nell’ambito del più complessivo arretramento dello Stato dal territorio. Un altro segnale. Non ci arrendiamo alla svendita del patrimonio rappresentato dagli Enti Pubblici di Ricerca, difendiamo il concetto di committenza sociale.
DIFENDIAMO LA RICERCA PUBBLICA: SCIOPERIAMO IL 19 GIUGNO!
Giovedì 19 Giugno
SCIOPERO DEI LAVORATORI PUBBLICI
Piazza bocca della verità ore 10,00