Istat: Progressioni art. 54, una soluzione possibile

Roma -

Il problema delle progressioni di livello art. 54 è la scarsezza delle risorse finanziarie. Per questo motivo nell’ultimo bando del 2019, del quale è appena uscita la nuova graduatoria, i vincitori sono circa il 20% degli aventi diritto.

L’apposito fondo si rialimenta soltanto con i risparmi del personale cessato che aveva beneficiato di tali progressioni. Le OO.SS trattanti da tempo chiedono un allargamento della graduatoria proponendo di utilizzare: a) i risparmi dell’anno successivo, una soluzione inefficace e iniqua perché scaricherebbero la mancanza di risorse sui bandi futuri; b) altre risorse del salario accessorio (produttività e straordinari), ben sapendo che si tratta di un fondo "chiuso" che non permette l'utilizzo di altri tipi di finanziamenti (art. 90 Ccnl 2016-2018).

gennaio 2020 avevamo denunciato a chiare lettere l’abuso messo in atto dall’Amministrazione: l’Istat infatti conteggia soltanto il differenziale tra il livello posseduto al momento del pensionamento e quello precedente. E non, invece, i risparmi di tutti i passaggi di livello effettuati in carriera dallo stesso beneficiario. Una sorta di tassa occulta a danno dei lavoratori.

Questo significa che l’Amministrazione deve ricalcolare i risparmi art. 54. Ad aprile 2020 abbiamo inviato un’istanza all’Amministrazione perché provvedesse in autotutela all’annullamento delle delibere di costituzione di tali fondi, per sostituirle con atti redatti sulla scorta del corretto dato contrattuale e del parere dell’Aran. Nessuna risposta pervenuta.

A fine aprile 2020 anche la Flc-Cgil e le altre OO.SS scoprono questa irregolarità e chiedono all’Amministrazione di ricalcolare il fondo con i risparmi di tutte le progressioni di cui hanno beneficiato coloro che non prestano più servizio presso l’Istat. Non risultano progressi in tale direzione ai tavoli di contrattazione.

Le irregolarità e la chiusura dell’Amministrazione, unitamente alla debolezza delle OO.SS trattanti, impongono che la soluzione di tale questione travalichi le mura dell’Istituto.

Noi non staremo con le mani in mano: invitiamo le lavoratrici e i lavoratori che vogliono vedersi riconosciuti i propri diritti e le progressioni di carriera a partecipare al webmeeting che si terrà

MERCOLEDI’ 22 LUGLIO ALLE ORE 10,00

Per partecipare alla riunione:
http://webmeeting.istat.it/usb_riunione/

 

 

USB Pubblico Impiego Istat