RICERCA: MONTI E LA FORNERO VOGLIONO LICENZIARE GLI ENTI PUBBLICI DI RICERCA - NOI DICIAMO NO!

Roma -

Con l’attuazione della spending review, con la benedizione dei sindacati complici sancita dalla firma sull’intesa sul lavoro pubblico del 3 maggio scorso, sta iniziando la fase finale di smantellamento del settore pubblico, in ottemperanza ai diktat di BCE, UE, e FMI.

In questa “soluzione finale” è compreso il sistema degli enti pubblici di ricerca attraverso processi di riordino che mirano alla soppressione e alla trasformazione in agenzie degli enti non vigilati dal MIUR. In questo modo il quadro che si delinea ci consegna un sistema degli Enti Pubblici di Ricerca fortemente ridimensionato, quasi residuale.

Il Ministro Fornero ha deciso di accorpare l’ISFOL ad “Italia Lavoro SpA”.
INEA, INRAN e CRA sono a fortissimo rischio di soppressione e trasformazione in agenzia.

Le riorganizzazioni, in forma di riordini o di iniziative legislative, di ISPRA e ISS, seppure meno drastici,  potrebbero preludere ad un ridimensionamento degli enti e delle loro missioni.

In sostanza stiamo assistendo ad un attacco mirato contro gli enti non vigilati dal MIUR finalizzato a ridurre il già piccolo sistema degli enti pubblici di ricerca, lasciando una mera presenza testimoniale negli enti afferenti al MIUR.

Da un lato si attaccano gli enti che hanno maggiore incidenza sul sociale intervenendo su tematiche delicatissime come la salute, l’ambiente, il lavoro, l’agricoltura, la nutrizione etc..

Dall’altro si spingono gli enti vigilati dal MIUR verso il privato sottoponendoli nell’immediato alla assurda valutazione dell’ANVUR per soddisfare la fame di “meritocrazia” che attanaglia il Ministro Profumo.

Un attacco che sta dentro il progetto di trasformazione che sta investendo molti Paesi europei, compreso il nostro, e che prevede un sostanziale ritiro dello Stato dai campi di intervento strategici per lo sviluppo del Paese.

In tale attacco sono comprese le soppressioni degli enti di ricerca, la chiusura di migliaia di uffici territoriali di vari ministeri (Lavoro, Economia, etc.), la chiusura degli ospedali, la mobilità e il licenziamento di massa dei dipendenti pubblici, il licenziamento o la precarietà a vita dei precari del pubblico impiego, l’applicazione della meritocrazia che a Brunetta non è riuscita.

La soppressione di ISFOL, CRA, INRAN e INEA non riguarda solo i lavoratori di quegli enti.

È un attacco ad un patrimonio inestimabile del Paese che si vuole dilapidare per lasciare praterie all’intervento dell’impresa privata che fa ricerca esclusivamente finalizzata al profitto e certamente non al benessere collettivo.

 

NON INTENDIAMO ESSERE SPETTATORI PASSIVI DI QUESTO SCEMPIO!

AD UNA STRATEGIA DI SMANTELLAMENTO
SERVE UNA RISPOSTA COMPLESSIVA DEL MONDO DEGLI ENTI PUBBLICI DI RICERCA!

 

8 GIUGNO DALLE ORE 10,30

 

ASSEMBLEA DEGLI ENTI PUBBLICI DI RICERCA ALL’ISFOL

Corso Italia, 33 - Roma

 

 

VENERDÌ 22 GIUGNO

SCIOPERO GENERALE

CON MANIFESTAZIONI A ROMA E MILANO

USB P.I. – Settore Ricerca