Ricerca, no al PNRR che asservisce la ricerca pubblica all’impresa. Venerdì 25 giugno manifestazione USB a Montecitorio

Roma -

Sempre più forti sono la delusione e l’insoddisfazione tra i ricercatori sul PNRR che di fatto è tutto sbilanciato verso la Ricerca privata anche attraverso i soliti fantomatici centri d’eccellenza. Il Governo Draghi ha imparato davvero poco dalla pandemia e invece di investire su una Ricerca al servizio della popolazione, ha scelto di continuare su una strada che proprio l’emergenza epidemiologica ci ha mostrato essere completamente sbagliata.

Per questo USB PI Ricerca manifesterà venerdì 25 giugno dalle 10 alle 13 davanti a Montecitorio per chiedere, invece, interventi strutturali che valorizzino e rilancino la Ricerca Pubblica. Tra i punti principali della piattaforma, un comparto di contrattazione nazionale che serva a riconoscere le professionalità esistenti, ma anche ad avvicinare i giovani alla ricerca, attraendoli con salari e carriere europei; la cancellazione di un sistema di valutazione per performance che non ha significato nella Ricerca e rischia solo di tagliare i già magri salari; aumento dei fondi strutturali che permetta al settore di uscire da una precarietà permanente e di salvaguardare autonomia e terzietà fondamentali per rimanere al servizio della committenza sociale .

La manifestazione è anche rivolta a chiedere che le Commissioni cultura della Camera e del Senato vincolino dai decreti di finanziamento degli enti (Atti parlamentari 260 e 280) 15 milioni per concludere le stabilizzazioni dei precari storici.

USB PI Ricerca ha presentato un primo pacchetto di emendamenti per consolidare questi interventi fattivi e attraverso l’iniziativa del 25 li promuoverà presso i parlamentari.

 

USB Pubblico Impiego - Ricerca