Ricerca, USB: riuscito il convegno "Il divario della ricerca italiana con il resto dell'Europa" a cui hanno partecipato lavoratrici e lavoratori della ricerca pubblica, candidati al Parlamento europeo e parlamentari italiani

Roma -

L' Italia è ormai il fanalino di coda in Europa per investimenti e politiche del personale della ricerca pubblica. La 'fuga dei cervelli' è il più chiaro indicatore del fatto che il contesto italiano non funziona. Massima attenzione va quindi data alle questioni del lavoro di ricercatrici e ricercatori e di lavoratrici e lavoratori del settore; del contrasto al precariato; della presenza femminile.

Si è sviluppata un'ampia discussione che ha visto anche gli interventi dei candidati Camilla Laureti (PD), Ignazio Marino (AVS), Dario Tamburrano (M5S) e il Senatore Verducci (PD).

Passa necessariamente da qui il rilancio della ricerca italiana ed ora la lotta ritorna negli enti e nel Paese a partire dalla convinta partecipazione alla manifestazione del 1 giugno 2024 organizzata anche da USB contro il governo Meloni. Carriere e stabilizzazioni, salari e libertà di ricerca e aumento dei fondi sono i cardini della nostra piattaforma nei prossimi mesi.

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