Un 2016 molto diverso in ISPRA

Vogliamo disegnare per l'ISPRA un 2016 molto diverso dal 2015. Confermiamo la mobilitazione per dettare i tempi e i contenuti ai vertici dell'Istituto.

Nel corso del 2015, dopo aver preso atto della grave situazione economico finanziaria dell'ente, decidemmo dapprima una tregua e poi di chiedere le dimissioni dei vertici.

 

Dimissioni condizionate alla capacità di condurre l'Ente fuori dalle secche e di superare le ostilità di componenti più o meno rilevanti del Ministero vigilante.

 

 

 

Consapevoli delle nostre forze, non recediamo da questa richiesta di dimissioni, che non ci sono state suggerite da qualche “struttura gerarchicamente superiore” del nostro sindacato interessata a sostenere candidature a poltrone di altre pubbliche amministrazioni (ogni riferimento a lettere di “fanta-amministrazione-non-commissariale” è puramente causale); al contrario, promuoveremo ed amplificheremo la richiesta di dimissioni se, ora che il vento sta cambiando, non si dimostrasse un rilancio effettivo dell'ISPRA.

 

Ieri sera, oltre al “collegato ambientale”, è stata approvata la legge di stabilità, che oltre al pastrocchio delle assunzioni MATTM dalle nostre graduatorie, contiene spiragli interessanti sotto forma di maggiori finanziamenti al MATTM ed altri enti pubblici, ai quali l’ISPRA può e deve accedere

 

 

 

I due punti della mozione assembleare del 1 dicembre per noi sono irrinunciabili e le sinora timide aperture vanno consolidate. Ci piace che si siano riaperte le procedure assunzionali e vediamo nella ratifica della struttura di secondo livello, seppur con le criticità che abbiamo evidenziato più volte, un’opportunità di uscita dalla stagnazione da sfruttare al meglio. E ci interessa, lo ripetiamo, disegnare con tutti i dipendenti, compresi i precari, le assegnazioni volontarie nelle unità di struttura. Solo in assenza i coercizioni si può credere alla ripartenza di ISPRA.

 

 

 

A differenza di altri, non abbiamo e non richiederemo posti di dirigente. Ci interessa invece, come individuato dalla mozione, che le professionalità e le risorse intellettuali di tutti siano svincolate dalla ruggine che rallenta ogni attività e svilisce il personale tutto. La prima delle nostre priorità è quella di stabilizzare i colleghi precari mantenendoli in servizio senza stacchi fino al momento dell'assunzione. A questo proposito, i vertici devono proteggere l'Istituto dal saccheggio di competenze che il Ministero tenterà di attuare attraverso l'assunzione dei nostri esperti precari: il personale è dell'ISPRA e deve tornare all'ISPRA!

 

 

 

Per questo ieri in assemblea abbiamo discusso lungamente, anche con posizioni diverse. Per questo insieme saremo in campo, in ogni iniziativa che riterremo utile, interna od esterna, per velocizzare il processo.

 

 

 

Se vogliamo un 2016 diverso dobbiamo da ora strutturarci ed organizzarci.

 

 

 

Chiudiamo con la buona notizia che i colleghi precari che stanno per firmare la proroga del proprio contratto, AVRANNO LO STIPENDIO A GENNAIO! Grazie al nostro attacco dei giorni scorsi, unici nel desolante panorama sindacale, l’Amministrazione è riuscita a mettere una pezza agli effetti delle proprie omissioni ed inserire nel sistema NoiPA le partite stipendiali dei “prorogati”. Per coloro che dovranno subire il malefico stacco, ci è stato detto che a febbraio non ci dovrebbero essere problemi e che stanno tentando di risolvere anche per gennaio.