Un piano realistico e non demagogico! Le stabilizzazioni nel 2019 e le carriere nel 2020!
L'assemblea e manifestazione del 26 febbraio in sede centrale, tristemente, non ha sortito alcun effetto positivo per quanto concerne il processo di stabilizzazione dei precari. Pressappochismo nelle richieste e incapacità di visione danno anzi un contributo negativo. L'unica utilità è stata quella di ribadire e rendere più che chiari alcuni punti.
1. I C2 non saranno assunti tutti nel 2019. Anzi appare estremamente vago quanti saranno assunti prima e dopo l’estate.
2. Le CD sono state colpevolmente illuse e non hanno alcuna soluzione certa, tantomeno di essere assunte dalle graduatorie C2 (le varie da ricercatore e quelle da tecnologo).
3. Gli NP potrebbero essere assunti ma i blocchi incrociati, veri pure per le CD, di fatto non fanno prevedere alcun esito certo.
4. Il CNR illegittimamente userà i fondi di stabilizzazione per assumere dalle graduatorie nazionali applicando un mal interpretato 50% esterno che esiste solo per i fondi del turn over (in allegato una breve disamina).
5. Tutti i riferimenti ai licenziamenti dei comma 2 sono totalmente indiretti, individuali e mai di sistema.
Infine, l’elemento principale: appare chiaro che i confederali hanno ritenuto di mettere al centro della loro azione soprattutto le carriere invece di completare le stabilizzazioni.
Tutte queste cose sono state chiaramente definite nei dettagli, e Inguscio, nel suo intervento, le ha più volte ripetute.
In questo, la commistione ed il collaborazionismo, non solo dei sindacati (diretti richiedenti ed interessati), è evidentemente condiviso da tempo con parte dei vertici dei PU.
Questa commistione non è risolvibile dall’interno dei PU, come dimostrato dalle continue uscite da quella che, pur definendosi un’ autorganizzazione, è una quinta colonna della triade. Su questa base si innesta una forte dose di demagogia che porta in ballo la necessità di rispondere anche al resto del personale.
E qui il giochetto è chiaro. I sindacati spingono per le carriere dei primi 3 livelli; ma non si capisce su che basi economiche, perché l’ente non potrà utilizzare fondi destinati alla stabilizzazione pena il blocco di tutta la procedura. O meglio, se lo farà nella maniera preannunciata (piccole percentuali), provocherà solo contenziosi. Come sta accadendo per le selezioni c2.
Come superare questa situazione?
USB ha dimostrato, in altri enti, che la guerra tra poveri non paga. Invece, contrastare clientelismo e dirigismo, lottare sulla base di una proposta chiara, superano sempre qualsiasi tentativo di usare strumentalmente le divisioni tra il personale. E questo è già successo anche al CNR, ma solo in parte.
La nostra chiara posizione sulla necessità di trovare fondi strutturali (quando TUTTI gli altri continuavano a parlare di 80% di tutti i fondi) ha determinato una individuazione economica per arrivare alla soluzione del precariato. Perché se il contributo certo da destinare alle stabilizzazioni è di 94 mln (di cui solo 20 mln dal fondo dell’ente) tutto il resto può essere destinato alle carriere.
Oggi, accettando il conteggio di 1178 assunzioni C1 e C2 al costo di poco meno di 52000 euro, restano 32 mln ovvero 640 assunzioni. Compresi alcune CD ed NP. Come abbiamo detto più volte al 31 dicembre possono essere anticipate tutte le restanti assunzioni! Che devono prevedere i circa 300 che sono restati fuori da tutto! Questo è oggettivamente un piano sostenibile. Soprattutto se, seguendo e pressando l’attività parlamentare quotidianamente, saranno confermati gli impegni ad un ulteriore aumento del fondo accessorio nella prossima primavera.
E’ questo il percorso, e vanno evitati assolutamente ulteriori scorrimenti delle graduatorie concorsuali ‘nazionali’, per varie ragioni. Prima di tutto per l’illegittimità legata all’utilizzo dei fondi; poi perché va definito un percorso unico sul precariato legato alla stabilizzazione (già rovinata dal lavoro di alcune commissioni del comma 2, e ci riferiamo alla qualità delle graduatorie); infine, perché si tenta di far passare il principio che è lecito assumere i precari su graduatorie generiche con il chiaro intento di ‘scegliere’ i precari, evitando persino l’ordine di gradautoria che le commissioni (per decisione del CDA) hanno costruito.
Siamo per altro certi che le assunzioni delle CD con idoneità e degli NP in servizio avverranno anche per via legale, visto le recenti sentenze di cassazione.
Per le carriere visti i tempi biblici che avranno le selezioni articolo 15 e per incrementare i numeri, le carriere sono oggettivamente un obbiettivo perseguibile ed attuabile su basi totalmente diverse da quelle che stanno trattando i confederali. E dilazionabili al 2020!
E’ urgente costruire subito una ricognizione sui licenziati in graduatoria C2 o con i requisiti, i PU e i confederali hanno fallito nella protezione che invece in altri Enti USB ha tutelato in maniera assoluta.
Come ottenere questo? Innanzitutto portando fuori la lotta, mettendo il governo di fronte ai propri doveri di controllo sull’utilizzo dei fondi per le stabilizzazioni e sul necessario incremento del FOE. Lo abbiamo fatto e continueremo a farlo. Ma anche all’interno cambiando i riferimenti e mirando ai dirigenti periferici, portando in altre parole la lotta sulla continuità contrattuale, un tema solo superficialmente affrontato e che ora deve divenire centrale vista l’incertezza dei tempi. La riassunzione dei cessati stabilizzandi è un problema che i direttori di dipartimento/istituto devono accollarsi perché ne sono direttamente responsabili. Per loro responsabilità il fenomeno del precariato è esploso, per loro diretta azione e discrezionalmente, le graduatorie ed i rinnovi sono stati orientati su basi falsamente funzionali e non sul diritto ormai acquisito. USB ha ben chiaro quello che succede e siccome non dobbiamo difendere nessuna repubblica delle banane su questo aspetto intendiamo da subito intervenire.
Possiamo e dobbiamo con chiarezza dare tempi e aspettative a due diritti, che però hanno priorità differenti.
Non possiamo, in conclusione, non ricordare che nel 2008 l’avvento del governo Berlusconi a cui CISL e UIL furono direttamente associati (ed accettarono le politiche di spending review nell’accordo dell’ottobre 2008 e quello a seguire del febbraio 2009) portò ad un licenziamento di massa e al blocco delle stabilizzazioni. Blocco rotto solo in ISPRA grazie alla lotta dell’allora RdB. Molti degli stabilizzandi della legge Prodi 296 furono imprigionati.
Anche oggi, il clima politico incerto rende inaccettabili ulteriori ritardi nella stabilizzazione. D’altro canto, la possibilità di cancellare la parentesi del contratto scuola e recuperare il nostro comparto e con esso strumenti per ‘guidare’ meglio le carriere, magari attraverso automatismi simili alle anomale permanenze, hanno fatto decidere USB che possiamo e dobbiamo puntare ad un #tuttiassunti2019 e ad un #tuttipromossi2020-2021.
Conciliare le lotte coincide sempre e soprattutto nel definire le priorità. Noi stiamo facendo vincere tutti dove siamo primo sindacato. E questo proponiamo anche ora la CNR. Consapevoli che proposta e lotta vincono sempre sull’incapacità e sul pressapochismo.
Per questo vi spingiamo a dare una spinta al cambiamento. I monopoli politici e sindacali cadono e i diritti possono e debbono ritornare al centro.
Per questo serve USB.
Allegato 1 diffida al CDA del 26 febbraio
Daclaudio argentini
Aufficio.personale@ifc.cnr.it, relazionisindacali@pec.cnr.it, presidenza@pec.cnr.it, dcsgr@pec.cnr.it, direttoregenerale@pec.cnr.it
Ccc.dellaporta@usb.it, claudio.argentini@iss.it
OggettoCorretta applicazione normi 668 e seguenti, Ex premiali
Inviato26/2/2019 09:07
Al Presidente Prof. Inguscio
Ai membri del CDA
Con riferimento all'utilizzo dei fondi derivati dalla legge di Bilancio 2019 e dei fondi extrapremiali, ribadiamo e con la presente diffidiamo il consiglio a destinare fondi in oggetto ad altre utilizzazioni se non le stabilizzazioni ed in particolare:
1. Le somme derivate dal comma 668 e seguenti che per il CNR sono quantificabili in almeno 40 milioni dal DM del 4 aprile 2019 oltre ad almeno 20 milioni dell'ente in aggiunta ai 34 milioni destinate all'ente a seguito di precisa disposizione parlamentare (si veda aic.camera.it/aic/scheda.html e la risposta www.camera.it/leg18/824. Va precisato che l'ente NON può ricavare il proprio contributo alla stabilizzazione dai fondi ex premiali.
2. Su questi fondi NON deve essere applicato l'obbligo normativo della destinazione del 50% in assunzioni derivate da concorsi pubblici nazionali. Questa aspetto è stato chiarito sia dalla funzione pubblica (come da documentazione in parte presentata da USB PI al CNR si veda parere DFP del 23.11. 2018 alla Regione Siciliana e parere DFP del 20.11.2018 all'INAIL per ex ISPESL).
Vi informiamo che nella giornata odierna il nostro studio legale sta impugnando i bandi di concorso nazionale pubblicati in dicembre dall'INAF proprio sulla base dell'illegittima assegnazione a queste procedure dei fondi di stabilizzazione.
Inoltre, desideriamo rappresentarvi che nell'ambito del Decreto Concretezza ora in sede di conversione, potrebbero essere presenti norme atte a riaprire le graduatorie ex DL 101/2013. Vi chiediamo di attivare gli uffici.
Nel recente passato siamo stati l'unica OS che vi ha esplicitamente lavorato per incrementare fino a 40 mln il fondo CNR derivato dalla legge di bilancio, per definire la possibilità di aumento del fondo accessorio e che vi ha chiesto di non determinare selezioni comma 2 che potessero dare atto a contenzioso (sia unificandole che eliminando ogni irragionevole soglia di accesso).
Le modalità con cui le troppe commissioni hanno determinato la selezione divengono, ogni giorno sempre più oggetto di contenzioso e, come denunciato dal Presidente nella giornata di ieri a Napoli, rischiano di inficiare il processo.
Esiste per il CDA solo una possibilità di non determinare ulteriori danni più o meno diretti al personale interessato. Assumere tutti gli idonei e determinare su basi diverse una nuova selezione che permetta di reintegrare nel processo gli esclusi è determinante. L'oggetto della presente diffida vi consente di avviare questo processo che non può che portare, anche in considerazione delle recenti modifiche normative come quota 100, all'assunzione di tutti i precari nel 2019, spostando ed incrementando le carriere nel 2020 (anche in considerazione della particolarità assunzionali legate alla selezione riservata ex art. 15 che riteniamo possa essere l'unica applicazione rispondente alla sofferenza del personale TI dei livelli II e I).
Ci auguriamo che a differenza delle precedenti inascoltate richieste, quelle presenti in questa comunicazione siano la base di una proficua discussione.
Certi dell'interesse
Claudio Argentini USB PI Ricerca