USB contro Renzi in difesa della Ricerca pubblica. Giù le mani dall’ISS e dalla nostra salute!
L’attacco dell'ex premier Renzi nei confronti dell'ISS e dei suoi ricercatori, definiti come folli seminatori di terrore, è chiaramente strumentale per accreditarsi presso quei poteri forti che vedono nelle misure di contenimento dell’epidemia un freno al loro profitto.
Non che sia una novità perché si era già distinto in questo senso da Presidente del Consiglio, ma oggi la sua smania liberista potrebbe portare a migliaia di morti e al crollo del sistema sanitario, fortemente indebolito proprio dalle politiche economiche di cui Renzi è uno dei maggiori interpreti.
Le tesi di Matteo Renzi sono completamente antiscientifiche e, al pari di quelle dei “no vax”, ci fanno piombare in un moderno oscurantismo. È intollerabile che senza alcuna competenza in materia si attacchi con tanta acrimonia chi ogni giorno da mesi è impegnato H24 per contrastare l’epidemia, per contribuire a descrivere attraverso l’utilizzo di modelli statistici i possibili scenari ed evitare le migliaia di morti che un errore di valutazione può portare.
Come USB PI Ricerca valuteremo se ci siano i presupposti per una violazione dell'art 32 della Costituzione e si possa procedere per il reato di epidemia (art. 432 del codice penale) legando con concretezza dichiarazioni e comportamenti dannosi per la collettività.
Come chiaramente dimostrato dalla letteratura scientifica, senza le misure di contenimento adottate, le conseguenze di questo virus sarebbero estremamente più gravi.
Come primo sindacato in ISS e fortemente rappresentativo negli Enti di Ricerca Pubblica continueremo a tutelare la libertà di ricerca e a supportare il ruolo che l’ISS e degli altri Enti a tutela della salute e del benessere dei cittadini.
La ricerca terza, autorevole ed indipendente va difesa dagli attacchi di chi la vorrebbe addomesticata, oggi più che mai.
Unione Sindacale di Base – Pubblico Impiego - Ricerca