USB HA CHIESTO AL MINISTRO FEDELI INTERVENTO SU COMPARTO E PRECARIATO
Nella giornata di lunedì 20 febbraio USB PI Ricerca ha incontrato il MIUR nella persona della Vice Gabinetto Gargano e del Prof. Mancini Capo Dipartimento per la formazione superiore e per la ricerca.
COMPARTO
La delegazione in apertura ha rappresentato la richiesta di USB PI di rispristinare il riconoscimento delle peculiarità del settore attraverso la costituzione di un nuovo comparto di contrattazione separato dalla Scuola nell’ambito del Testo Unico del Pubblico Impiego, strumento adatto a cancellare il Dl Brunetta. USB ha sottolineato come la stessa esistenza del DLGS 218 accerta la chiara e peculiare necessità di un comparto Ricerca. La delegazione di parte pubblica, riportando anche gli esiti di incontri precedenti ha dichiarato che lo stesso Ministro Fedeli avrebbe avviato un’analisi delle ricadute contrattuali della fusione nel comparto Scuola.
A seguire l'intervento di USB PI Ricerca si è concentrato sui punti attualmente più “caldi”: precariato e statuti.
PRECARIATO
A fronte della proposta Madia di norma transitoria per la stabilizzazione dei precari, USB, come già fatto con la Funzione Pubblica, ha posto il problema centrale delle risorse. Siamo convinti che così com'è scritta la norma avrà nella Ricerca effetti insufficienti azzerando le prospettive per i precari di molti enti.
Un ulteriore elemento di preoccupazione è la definizione del meccanismo per il calcolo delle risorse disponibili per le assunzioni in applicazione della nuova riforma degli EPR (L218/16). Sono in corso contatti tra MIUR, MEF e FP che dovrebbero a breve coinvolgere anche gli altri ministeri vigilanti e forte è il rischio di interpretazioni restrittive, anche alla luce delle pressioni europee relativamente al rientro dei 3,4 miliardi richiesti dalla UE.
Alla luce di queste considerazioni appare evidente che le vertenze ISS e ISTAT che hanno ottenuto stanziamenti specifici per le stabilizzazioni rappresentino la strada da seguire. Già nella stabilizzazione del 2006, venne inserito un comma specifico di finanziamento per gli EPR, ottenuto da USB, all'epoca RdB, in una trattativa con l'allora Ministro della Sanità Livia Turco, ottenuta con una manifestazione all'ISS. Oggi va riproposta quella soluzione.
La parte pubblica condividendo l’analisi, ha motivato le difficoltà legate al MEF. USB PI ha ribadito che la decisione è politica e gli investimenti possono essere anche graduali, mantenendo in servizio il personale precario.
STATUTI
In applicazione della riforma degli EPR negli enti si stanno elaborando gli statuti, ma a quanto ci consta con grandi difformità tra ente ed ente. Ritieniamo che gli statuti debbano essere un'occasione per ridurre la frammentazione del settore, iniziando ad agire in maniera omogenea, quanto sta avvenendo invece ci conferma che manca un'idea di Ricerca Pubblica. I nodi della costruzione dei piani triennali e di una reale ricaduta della carta dei ricercatori sono state affrontate nel dettaglio.
Infine, USB PI ha richiesto, vista l’importanza degli argomenti, un nuovo incontro con la presenza del Ministro per chiedere un impegno concreto sui punti affrontati, in particolare comparto e precariato.