USB incontra il ministro Pichetto Fratin e registra l’impegno sulla ricerca pubblica di Ispra ed Enea

Roma -

Incontro positivo con un ministro estremamente concreto riguardo alla questione del comma 310 della Legge di Bilancio 2022 che penalizza gli Enti di ricerca non MUR e che si è mostrato, al pari, interessato e propositivo sia sulle criticità del contratto in via di approvazione che sulla mancanza del comparto ricerca.

Così può essere sintetizzato l’incontro con il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, avvenuto mercoledì pomeriggio con rappresentanti di USB nazionale, Ispra ed Enea e dobbiamo dire che raramente ci era capitato di partecipare ad un incontro così ben strutturato e incisivo.

La delegazione ha illustrato la problematica del comma 310, registrando l’assoluta consapevolezza del ministro e la volontà di agire positivamente, per superare la discriminazione del personale dei propri enti vigilati ENEA e ISPRA in relazione alle valorizzazioni professionali che, se non risolta, inevitabilmente, intaccherebbe la funzionalità stessa degli enti.

È stata rappresentata con forza la necessità di un comparto di contrattazione specifico per la ricerca e sono state affrontate le imminenti pesanti ricadute negative per i lavoratori della ricerca per via del nuovo ordinamento professionale che sta scaturendo dal CCNL. Inoltre, l’esigenza di fare più ricerca e meno attività agenziale, è stata avanzata dallo stesso ministro e discussa con estrema attenzione.

L’incontro si è concluso con l’impegno del ministro anche in sede del governo.

USB aggiunge un altro tassello dopo quello scaturito dall’incontro al Ministero dell’Agricoltura, delineando gli strumenti per risultati tempestivi ed evidenti, da applicare in tutti gli altri Ministeri vigilanti, diversi dal MUR. Ricordiamo infatti gli importanti risultati ottenuti a seguito del percorso avviato con il ministro Lollobrigida ad inizio febbraio: la “nuova madia” per tutti gli EPR e al CREA la proroga e lo scorrimento delle graduatorie art 15 anche nel 2022, oltre ad un nuovo bando di stabilizzazione.

Continueremo ad accerchiare la premier e il ministro della Pubblica Amministrazione Zangrillo e ribalteremo la beffa violenta subita dai sindacati collaborazionisti con la cancellazione dell’accordo di dicembre, per la parte della ricerca.

Intanto, l’assemblea nazionale dei delegati e delle RSU USB di oggi, 2 marzo, stabilirà le prossime azioni a livello nazionale e negli Enti.

Lo scopo di USB è chiaro: ottenere subito un passaggio di livello per tutto il personale e cancellare le nefandezze su performance e blocco delle carriere che il nuovo contratto scuola consoliderà con la complicità delle OO.SS. firmatarie.

Siamo tutti di un altro livello,

Solo per e con il sindacato di ricerca, USB!

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