ISTAT: One Step Beyond

Roma -

Un’assemblea pomeridiana molto partecipata ha confermato quello che già sapevamo, e cioè che tra i lavoratori precari è forte la consapevolezza del rischio rappresentato dalle procedure concorsuali in atto e che la proposta di annullamento-ribanditura dei concorsi da III livello avanzata indipendentemente da USB e dal Coordinamento Precari è una mediazione sensata che può trovare la convergenza di una larga parte dei lavoratori dell’Istituto e indicare una via d’uscita praticabile. 

Non si può dire che la stessa ragionevolezza sia stata dimostrata dalle organizzazioni sindacali presenti in Istat. Oltre alle assenze previste e prevedibili, sarà difficile dimenticare il farneticante intervento del rappresentante UIL-RUA (e difficile credere dopo averlo ascoltato che si possa legittimamente ritenere “sotto-inquadrato”), seguito da un comunicato in cui si diffida l’amministrazione dal bloccare i concorsi in atto, stessa posizione espressa già dalla FIR-CISL.

La FLC-CGIL ha invece dichiarato di trovare ragionevole la proposta: è un importante aggiustamento di posizione, per chi aveva concertato con l’amministrazione i dettagli di quei bandi di concorso, che non potrà che essere utile alla vertenza dei precari, se confermato con i fatti nei prossimi giorni. 

L’assemblea si è quindi trasferita nelle stanze del Direttore Generale Weber, dove la discussione si è protratta per più di un’ora. Nonostante il DG abbia riconosciuto tutte le “criticità” attorno alle procedure in corso, tra cui le recenti dimissioni della commissione del concorso a tecnologo di III livello, l’amministrazione sembra irremovibile nella scelta “politica” di procedere con la pubblicazione delle date delle prove nella G.U. del 6 giugno

Una forzatura che sarebbe sbagliata e inaccettabile. Proprio quando una commissione cade sotto le contraddizioni di un bando pensato e scritto male, e la seconda è gravata da un vizio di incompatibilità per uno dei suoi membri, mentre ancora si attende un piano di fabbisogno aggiornato che quantifichi le risorse a disposizione nel prossimo triennio ed il numero di assunzioni possibili,  si sceglie di andare avanti per una strada senza uscita.

 Una soluzione ragionevole è invece a portata di mano: si tratta di annullare le procedure in corso (compreso il concorso da II livello, che sottrae risorse già scarse in un momento in cui il turnover deve essere concentrato sulle posizioni di ingresso) in virtù delle innovazioni normative prodotte dal Decreto D’Alia e di procedere in tempi ragionevoli alla scrittura di un nuovo bando che tenga insieme le esigenze di precari e personale di ruolo che vede nel concorso una possibilità di avanzamento professionale.

 Si tratta di togliere dal tavolo dei concorsi che rappresentano una minaccia per i lavoratori precari e fare invece un passo avanti nella strada per la stabilizzazione di tutti i precari e per l’avanzamento delle condizioni del personale già stabile.

Invitiamo dunque tutti a rispondere alla convocazione del Coordinamento Precari ad una

 

Assemblea - Lunedì 26 maggio – Ore 9:30 Via Balbo

per inaugurare la campagna “Keep Calm and Ribandiamolo”…

 

USB-PI Istat

 

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